1. Gioco a Squadre: Prima la Figlia e poi la Madre (Secondo Tempo)


    Data: 19/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Patrizia V.

    ... ragazza pulita. E poi è la mia bambina… Mmm… Non è poi così male. Lo sgolino di brutto, mentre sego gli altri due. Mentre sono in ginocchio a manutenzionare i tre cazzi disponibili, penso furiosamente a come prenderli. Ho troppa voglia di provare la mazza di Ernesto: devo cominciare da lui. Lo faccio stendere sul pavimento e gli monto addosso: mi punto l’ariete di carne alla bocca della fica e m’impalo lentamente, ricevendolo dentro un po’ alla volta. Mi allarga di brutto, è proprio grosso; mi ricorda quasi il cazzone mostruoso di Hamid, il negrone che mi ha sfondata completamente anni prima… Lui però lo abbiamo gettato in mare in mezzo all’Adriatico, mentre Ernesto è bello vivo e vegeto, e adesso ce l’ho tutto dentro la pancia. Hmmm… Lo sento alla bocca dell’utero. Comincio a pomparmi lentamente su di lui, cavalcandolo a spegnimoccolo, mentre gli altri due maschioni si avvicinano e mi offrono i loro cazzi da succhiare mentre scopo il loro amico. Li spompino a turno, uno a destra e l’altro a sinistra, strofinandomeli alternativamente sui capezzoli mentre mi dimeno addosso a Ernesto cercando l’angolazione giusta per sentire il suo cazzone sul punto G. Lui, Ernesto, se la gode da sotto: grufola come un maiale, spingendo dentro di me da sotto e allungando le mani dove può. Mi accarezza le cosce, mi tiene i fianchi, mi strizza le tette, mi torce i capezzoli, mi tira i tacchi degli stivali… Ecco… Ecco… Ci sono quasi… - Vengooo! – grido, impalandomi quel magnifico cazzone fino ...
    ... dentro all’utero mentre esplodo in un orgasmo lungamente preparato ed ora finalemte raggiunto in pieno. Ernesto ne ha ancora per un po’: continua a trapanarmi da sotto durante la mia goduta, poi quando si accorge che ho finito mi rovescia sotto di sé e prende a pistonarmi con foga selvaggia, alla ricerca del suo di piacere. In effetti, è ancora meglio di prima. Non mi capita spesso di trovare maschi capaci di dominarmi, ma quando succede riesco a godere ancora di più e quasi mi viene da rinunciare alle donne… Ma solo “quasi”, eh! Mi sbatte con furia, quasi con cattiveria, pestandomi il cazzo contro la cervice e facendomi latrare come una cagna: è quasi come un altro orgasmo, meno intenso ma estremamente prolungato, un piacere al limite che mi trascino dentro sulla scia dell’orgasmo violento di pochi minuti prima. Alla fine tocca a lui emettere un suono strozzato e godermi dentro con un rantolo di resa. Sento il suo sperma bagnarmi le viscere: meno denso e caldo di quello con cui ha irrorato la vagina di Giulia, ma sempre abbondante e soddisfacente. Quando mi risollevo carponi, mi rendo conto di avere ancora due bei cazzi giovani e duri da soddisfare. Dopo aver preso l’enorme affare di Ernesto mi sa che dentro la fica li sentirei a fatica. Penso in fretta mentre li spompino in tandem per un minuto tanto per scaldarli un po’, poi decido che almeno Stefano lo voglio nel culo: non voglio essere superata da mia figlia… Lo faccio stendere sul pavimento, mi accuccio su di lui dandogli ...