1. Capodanno a saturnia


    Data: 19/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Ultralogos

    ... un po’ a forza, ma avrebbe potuto accogliere anche noi.
    
    Mi faccio coraggio e: “Ciao ragazzi, tutto bene? Se ci fate spazio dividiamo il prosecco e a mezzanotte brindiamo tutti insieme”
    
    I tre ci squadrano e parlottano un attimo tra loro, poi, viste le due bottiglie uno dei tre mi fa “ma sì, come si dice a Roma? Più semo, mejo stamo” e si mettono a ridere.
    
    Contenti ci spogliamo e, infreddoliti a bestia, ci siamo calati nella pozza profonda un paio di metri dove l’acqua calda ci ha regalato una bellissima sensazione .
    
    I tre si sono presentati, Marco, Giulio e Dimitri, ed abbiamo scoperto che erano poco più grandi di noi e che a differenza nostra non erano turisti, ma abitavano in un paese lì vicino.
    
    Tra una chiacchiera e l’altra ci siamo lasciati trastullare dall’acqua calda che, complice la corrente, che in quella piccola vasca era particolarmente forte, ci faceva una sorta di idromassaggio molto piacevole.
    
    Ci accorgiamo dell’avvicinarsi della mezzanotte perché il vociare degli altri ospiti delle pozze si fece sempre più forte, finchè iniziarono a sentirsi i fuochi d’artificio che venivano dal paese.
    
    Stappiamo le bottiglie e ci attacchiamo tutti e cinque brindando come se ci conoscessimo da sempre. Alla fine, pensavo tra me e me, eravamo stati fortunati ad incontrarli, erano ragazzi simpatici e avevano dato un po’ di vivacità alla serata col lo spirito goliardico che spesso i toscani anno come dote.
    
    Finiti i brindisi mi sentivo veramente bene, il vino a ...
    ... cena, l’acqua calda, il prosecco, mi avevano messo in uno stato di relax davvero piacevole. Oddio mi sentivo un po’ sbronzo, ma nell’insieme stavo proprio bene.
    
    Passato un po’ di tempo, il tono delle voci intorno si era quasi del tutto quietato, anche noi dentro la vasca eravamo in una sorta di stato catatonico, però a un certo punto sento che Giulio, uno dei tre che ci aveva ospitato nella pozza, muovendosi, aveva strusciato per un istante il pacco sulla mia gamba. Boh, penso, sarà un caso. Passa qualche minuto e ancora.
    
    Panico. Che sta succedendo? E ancora sento il pacco di Giulio, che stavolta si sofferma più a lungo sulla mia gamba. Non avevo il coraggio di girarmi e chiedergli spiegazioni. Oltretutto la cosa mi stava facendo eccitare. L’alcol decisamente aveva le sue colpe. Conto i battiti del cuore che si è messo a correre e sento di nuovo il pacco che stavolta preme e si accarezza sulla mia gamba. Sento Giulio muoversi ancora e una mano mi prende l’uccello duro. Ero paralizzato, una cosa del genere non mi era mai accaduta prima. Si avvicina al mio orecchio e strizzandomi l’uccello duro mi sussurra:
    
    “Lo sapevo che ti piaceva puttanella”
    
    Ero inebetito dal vino e dalla situazione, terrorizzato dal fatto che a nemmeno un metro c’era Gianni che nulla sapeva delle mie tendenze omo e mentre nella testa avevo mille pensieri Giulio inizia ad accarezzarmi l’interno coscia e a salire la pancia fino ai capezzoli.
    
    Mi esce un sospiro di piacere e lui che ancora non si ...
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