Ancora lo schiavetto.
Data: 19/04/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales
“Ciao.”
“Buongiorno.”
“Ti sei preparato come ti avevo detto?”
“Si, lavato bene e rasato dappertutto.”
“Fammi vedere.”
David si spogliò in fretta. Non sapeva neanche lui il perché, ma spogliarsi davanti a quell'uomo e farsi vedere nudo da lui lo eccitava. In un baleno si denudò e, mentre lui iniziò a guardarlo con attenzione, il suo pene iniziò a crescere. Federico se ne accorse e gli diede subito una serie di schiaffetti proprio sulla punta, facendoglielo ballonzolare a destra e a sinistra e accentuando la velocità di erezione. Si sedette su una sedia e lo chiamò a se e iniziò a scorrere con una mano ogni centimetro del suo corpo.
Se la prima volta quel ragazzetto gli era piaciuto, adesso, così depilato e con quella pelle chiara gli appariva ancor più bello. Ma, nel ruolo che stava interpretando, non poteva certo dirglielo, così si lamentò che, in particolare tra le natiche, non era rasato perfettamente.
“Vuol dire che dopo dovrò finire di sistemarti, perché non voglio vedere alcun pelo sul tuo corpo!”
Annuì, accettando.
“Ti sei lavato bene anche dentro?”
“Si.”
Provò subito ad introdurgli un dito ma, anche questa volta non ci riuscì, così si succhiò l'indice prima di riprovare. Leggermente inumidito, si intrufolò facilmente. Lo spinse fino in fondo, lo ruotò alcune volte e poi, dopo averlo tolto, lo guardò con attenzione.
“Si, è pulito, ti sei lavato bene questa volta.” fece una piccola pausa e riprese “mettiti giù, qui, sulle ginocchia” ...
... indicando le sue gambe “ho voglia di sculacciarti. Devo essere sicuro che sei ubbidiente e che farai sempre quello che ti ordino.”
David lo guardò e lui lo riprese in modo burbero: “smettila di guardarmi. Non fissarmi, guarda per terra, guarda dove vuoi ma non fissarmi. Hai capito? Non devi mai guardarmi. Mai! Chiaro?”
“Si”.
“Muoviti, mettiti qui sopra. E non cominciare a lamentarti, capito?”
Accennò solo con la testa, guardando il pavimento.
Si abbassò e si sistemò sopra le gambe, con il culo in alto e lui iniziò subito a colpirlo con la mano. Una, due, tre volte. Gli schiocchi echeggiarono nella stanza con un suono pieno. Quattro, cinque, sei. Federico iniziò una lunga serie di colpi, tutti ben assestati, alcuni a destra, altri a sinistra. A volte faceva una piccola pausa, poi riprendeva. Si fermò solo quando i due glutei erano completamente rossi e, in parte, striati di bianco.
“Adesso hai proprio un bel culo, colorato al punto giusto”.
David era rimasto muto anche se quella lunga serie di scapaccioni gli avevano fatto un po' male.
“Alzati, mettiti qui in piedi.”
Si mise dritto davanti al suo padrone che gli afferrò, serrandolo nel pugno, il cazzo che era ancora completamente eretto.
“Ti è piaciuto allora? Se il cazzo ti tira così significa solo che ti è piaciuto. Certo che sei proprio il porco che cercavo” e, pronunciando ancora una serie di espressioni volgari, riprese a schiaffeggiargli il pisello, colpendolo sia da destra che da sinistra, ma ...