1. Ancora lo schiavetto.


    Data: 19/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... la gonna ebbe difficoltà ancora maggiori e dovette essere aiutato per chiuderla mentre la maglietta la infilò bene.
    
    Le scarpe erano leggermente strette e, soprattutto, gli sembrò che, con qui tacchi, era difficile rimanere dritto.
    
    Federico osservò con gran attenzione tutto e alla fine gli chiese di camminare per la casa. Dopo una bella passeggiata lo fece sedere e aggiunse: “si, hai stile. Li porti bene i tacchi. Muovi anche il culo, così, di natura. Vedrai che te lo farò muovere ancora di più! Adesso diamo i ritocchi finali”.
    
    Da uno scatolone prese delle parrucche e cominciò a valutare, mettendogliele vicino alla testa, quale poteva stare meglio. Dopo averla trovata gliela provò e quindi la tolse.
    
    “Adesso il tocco finale.”
    
    Aperto un bauletto con dei trucchi, cercò di fare del suo meglio su occhi, mento, guance, labbra. Non rimase particolarmente soddisfatto, aggiungendo che questo era meglio farlo fare ad un'estetista. “Ma per adesso può andare bene anche così… Mettiti la parrucca. Sistemala bene.”
    
    Lo aiutò e si mise ad ammirare la trasformazione.
    
    “Si, adesso David sei veramente una troia. Muoviti, sculetta!”
    
    Il ragazzo si mise a girare per la stanza.
    
    “Sai cosa ci faccio con una troia così? Me la inculo! Vieni qui a spogliarmi.”
    
    Si avvicinò e gli sbottonò la camicia.
    
    “Dai, leccami il capezzoli!”
    
    La bocca iniziò a soddisfarlo mentre le mani scesero ad aprire i pantaloni per gettarsi negli slip. Trovò l'arnese del suo padrone già pronto. Lo ...
    ... afferrò tra le dita e iniziò ad accarezzarlo quando: “ho voglia. Ho voglia del tuo culo. Così vestita me lo hai già fatto tirare. Mettiti giù”.
    
    Lo fece inginocchiare sul tappeto e piegarsi in avanti, gli sollevò la gonna per scoprire completamente le natiche che lubrificò e quindi si mise a gambe larghe dietro di lui, abbassandosi fino a portare il cazzo all'altezza giusta e… lo prese in questa posizione. Entrò deciso perché aveva una gran voglia di quel culetto, forse eccitato dai tacchi o dalle calze o dal contrasto tra il nero degli indumenti e il bianco della pelle, chissà. Di certo lo penetrò con foga e senza indugiare come aveva fatto la prima volta. David sentì una fitta quando la cappella entrò, ma durò un attimo perché immediatamente fu sopraffatto dal piacere che quel cazzo scatenato dentro di lui gli stava dando. Fu una scopata dura, dove entrambi si lasciarono andare a versi e grida animaleschi, sopraffatti entrambi dal piacere che riuscirono a scambiarsi. L'uomo iniziò a godere dopo qualche minuto, muovendosi e agitandosi per cercare di catturare ogni singolo spasmo di quello sfintere che lo serrava facendolo godere tantissimo. Il ragazzo invece si dondolava avanti e indietro per sentire ancora meglio quella presenza e per farla arrivare dove sentiva di essere stimolato di più.
    
    Per una ventina di minuti nessuno dei due non pensò ad altro che al proprio piacere, come se non fossero uno dentro all'altro ma in posti diversi, incuranti uno dell'altro anche se ...