1. Il Gioco


    Data: 20/04/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Caliban

    Il Gioco- Faccia tre copie della lettera, quindi le invii ai clienti Signorina -L'avvocato Damiani terminò di dettare alla segretaria. Si soffermo poi a osservarla meglio. La ragazza era giovane, magra, forse troppo pensava. In fondo aveva in realtà una predilezione per le donne più generose, mediterranee. Francesca era invece quasi androgina, alta, praticamente priva di seno, capelli neri molto corti e occhiali sottilmente rettangolari che davano un'aria insieme seria e provocante al suo viso affilato.Lei appoggiò la penna sul blocco per appunti poggiato sulle sue ginocchia. Le sue gambe erano unite, strette insieme a formare un angolo perfetto, la gonna abbastanza corta da far immaginare la parte alta della coscia, ma non abbastanza da diventare volgare. I tacchi alti e sottili consentivano alle ginocchia di essere esattamente alla stessa altezza del sedere, stretto, alto e muscoloso, Tipico di chi pratica molto sport.Dopo molti secondi di silenzio e attesa la ragazza si leccò e morse insieme lievemente il labbro inferiore, quindi parlò piano.- Ha ancora bisogno di me dottore? Oppure posso andare? -Lui rimase immobile, continuando a guardarla profondamente negli occhi, in cui leggeva chiara la sua solita aria di sfida. Restò ancora in silenzio, pensoso. Si passo una mano distrattamente sul viso, accarezzandosi la corta barba. Quindi qualcosa in lui, precisamente tra le sue gambe parve convincerlo a prendere una decisione.Protese il corpo leggermente avanti sulla scrivania, ...
    ... verso di lei, la guardo ancora più intensamente negli occhi, con uno sguardo serio, intenso, da pokerista qual'era. Disse poi una sola parola.- Blu! -Gli occhi di Francesca si spalancarono, le sue narici si dilatarono mentre respirò più intensamente. Silenziosamente, senza parlare, sempre guardandolo negli occhi si alzò in piedi e si posizionò nel centro del grande studio. Sollevò lentamente la gonna dai lati, afferrò il sottile elastico delle mutandine e le fece scendere rapidamente lungo le chilometriche gambe nude. Abilmente sollevò prima un piede e poi l'altro facendole passare oltre le décolleté nere con listino. Riabbassò la gonna, fece due passi avanti e posò il sottile indumento appallottolato sulla grande scrivania in mogano.Era un sensuale stretto perizoma in pizzo.Blu.Sul viso di Marco si spalancò un ampio, eccitato sorriso. Aveva indovinato. Finalmente aveva vinto lui. Sentiva ancora dentro di se il lungo, intenso dolore e l'umiliazione provati quando lei lo aveva profondamente fottuto con un enorme strapon nero poco più di una settimana prima, l'ultima volta in cui aveva di nuovo tentato il gioco, e perduto.Ora finalmente era sua. Si alzò in piedi anche lui, girò intorno alla scrivania e si posizionò alle spalle della ragazza. Erano mesi ormai che attendeva quel momento, e ora voleva gustarsi totalmente ogni istante. Avvicinò il volto al suo, assaporando il suo profumo. Lambì con la lingua il suo collo, dietro l'orecchio sinistro, quindi si spostò verso il destro ...
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