1. Odette: oui je suis putaine, 3a parte - ( il vescovo esorcista)


    Data: 20/04/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: sexitraumer

    ... ripiegandolo all’indietro sull’ombelico; poi un membro duro e caldo strisciò sulla superficie del suo sesso garbatamente e più volte, annunciando la sua invasiva presenza; non la disturbava affatto che quel cannoncino di carne indurita la stesse esplorando in superficie, carezzandola proprio lì…no ! Altro che no ! Era bello venirne accarezzate tra clitoride e spacco. Si era fermato più in basso, dopo averle carezzato il clitoride con il glande. L’uomo le allargò un poco le cosce, e quella cosa, la penetrazione, che Addolorata per metà temeva e per metà più un piccolissimo quid forse anche desiderava…
    
    …avvenne !
    
    “Ahnnn ! Ahi ! Uhiiiiii ! Ahnnnnnnnnnnnn ! ”
    
    Con un’unica movenza rapida e sicura di quell’uomo, che era stato lesto a brandeggiare ed introdurle il suo maschile organo, entrò in lei deflorandola. Addolorata scoprì suo malgrado che Satanasso non era affatto andato via…anzi ! Un seccantissimo dolore di taglio improvviso, un momento in cui si navigava nel vuoto del dolore improvviso cui non ci si era potuti opporre… seguito poi dal piacere via via più frequente ed intenso, colpo dopo colpo…ehi ! Ma anche il piacere c’era ! Eh già ! Il Diavolo non era mai brutto come lo dipingeva, e quell’invisibile “gentiluomo” senza le corna né il piede caprino, essendo appena arrivato veramente, si sarebbe trattenuto con loro due per un po’…
    
    “Ahn !... Ahn !... Ahn !...Oh !...Ahnnnn ! Oh !”
    
    Eh, no ! Addolorata seppe che il Diavolo non era affatto brutto. ...
    ... Tutt’altro…tutt’altro…
    
    Conobbe Addolorata i piaceri pieni della carne, e del calore dei corpi, quello reciproco. Ora non era più sicura che l’avrebbe respinto… Il piacere ricorrente del contatto delle loro pelli, ovviamente più intenso e fin quasi magnetico tra i loro opposti sessi, prese inevitabilmente il sopravvento; l’uomo benché furbo e scaltro sapeva essere dolce e leggero nelle sue movenze in modo da farsi desiderare, e farsi desiderare era il miglior modo per farsi subire, ossia per possedere. La cosa a quel punto stava auto alimentandosi, movenza dopo movenza, accoglimento, un po’ di respingimento, seguito da un immediato richiamo del suo duro batacchio di carne, dato che respingendolo sarebbe finito anche il godere; dopotutto il coito era più che gradevole…perché staccarsene a quel punto ?! Quello era il fare le cose da grandi, e che cose ! Sentendo quel membro pulsare dentro il suo sesso, avendo in passato spiato un maschietto che si faceva la manovella, capì cosa stava per accaderle. Avrebbe voluto ancora godere di quel manico di carne dura, ma era carne che stava per esplodere, e da ragazza abbastanza intelligente, in un lampo di lucidità mentale focalizzò, e non desiderava minimamente farsi ingravidare ! La mamma di Addolorata, la signora Emma, le aveva spiegato come si facevano veramente i bambini…il vescovo Ergarius si era appena chinato per succhiarle il capezzolo destro con una foga da assetato, e come fece per succhiarle anche l’altro, fingendo di favorirglielo in un ...
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