1. Mai da sole in America Latina


    Data: 08/09/2017, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: evoman, Fonte: RaccontiMilu

    Mi trovavo in America Latina per lavoro e per questo motivo percorrevo, quotidianamente, molti chilometri con la mia auto. Una sera stavo transitando sulla strada statale che conduceva alla città dove alloggiavo in albergo e ancora avevo molta strada da percorrere, quando improvvisamente fui fermata da una pattuglia della polizia.Non avevo commesso alcuna infrazione, ma mi chiesero i documenti per un normale controllo. Fui molto imbarazzata quando mi accorsi di averli dimenticati in albergo quella mattina. Dissi agli agenti che avrebbero potuto semplicemente telefonare in albergo, per verificare subito le mie generalità, ma decisero di portarmi alla stazione di polizia.Dopo pochi minuti giungemmo in un piccolissimo paese, la stazione di polizia era una piccola casa a due piani, entrammo e mi fecero attendere in una stanza. Entrò un poliziotto, salutò i due agenti che ripartivano per il loro lavoro e quindi si rivolse a me chiedendomi di esporre l'accaduto. L�uomo, né bello né brutto, era forse un mio coetaneo e si dimostrò molto gentile, restammo soli in quella casetta di poche stanze e pensai che tutto si sarebbe risolto in fretta e che sarei rientrata in città al più presto.Il poliziotto mi disse che data l'ora tarda, avrebbe telefonato all'albergo solo la mattina successiva e che avrei dovuto trascorrere lì la notte. Mi si gelò il sangue, ma ancor più quando disse: "Su questa strada transitano molti europei trafficanti di cocaina. Per favore, si spogli completamente! Devo ...
    ... effettuare una perquisizione corporale su di lei."Mi opposi con decisione ma desistei subito quando lui appoggiando la mano destra sullo sfollagente che aveva appeso al cinturone, disse: "Per favore, non mi costringa a usare questo, ho l'autorità per farlo."Non mi spogliai completamente, ma l�uomo mi ripetè l'ordine e così restai senza neppure un indumento. Si infilò dei guanti in lattice, mi fece allargare le gambe e inclinare in avanti adeguatamente. Sentii le sue dita che mi penetravano, esplorò meticolosamente la mia vagina esercitandovi una certa pressione, lentamente, forse troppo lentamente e pur non volendo iniziai a bagnarmi.Lui, accorgendosene, ritrasse la mano ed iniziò ad esplorarmi l'ano con due dita, molto esperte e mi dilatò sapientemente. L'ispezione si stava protraendo da un paio di minuti, stavo per godere, mi imposi con tutte le mie forze di non farlo, ma ciò non fece altro che amplificare lo stimolo, ebbi un orgasmo che non riuscii a nascondere e ondeggiando il bacino cercai di ottenere una maggior pressione dalle dita del poliziotto.Lui terminò subito l'ispezione e, sarcasticamente, disse: "Siete tutte uguali voi europee, non sapete trattenervi e rubate i vostri orgasmi anche ai poliziotti che fanno da soli il turno di notte! Ma sò io come insegnarvi la lezione."Poi con fermezza disse: "Adesso vada in quella stanza, si faccia una doccia, troverà tutto l'occorrente!"Non me lo feci ripetere e facendo la doccia pensai con molta ansia a cosa mi avrebbe fatto ...
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