1. Mai da sole in America Latina


    Data: 08/09/2017, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: evoman, Fonte: RaccontiMilu

    ... piacere e io avevo deciso di non cedere.I miei propositi erano ben fermi, pur soffrendo molto quella tortura ero decisa a restare in silenzio, ciò nonostante, gli stimoli erano sempre più forti e dopo alcuni minuti mi resi conto di essere stata sconfitta e iniziai a gemere pronunciando suoni composti da m, h e a, che però poteva benissimo esser confusa con altre vocali. "mmmmmmhhhaaaaa.... mmaaaahhhhh.......mmmmmmmmmmmmmmmm........... hhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaa.... mmmmmmm..."Questa era l'unica reazione che potevo permettermi e che pronunciavo in varie tonalità e cadenze."Ah... vedo che non sei insensibile ai miei metodi..." disse Pablo, molto soddisfatto di sé "... ma questo è solo l'inizio, ti condurrò in territori inesplorati e sono certo che ti piacerà."Mi solleticò ogni centimetro di pelle, utilizzando anche una piuma per le orecchie, il naso e le labbra, avendo molta cura di non avvicinarsi troppo alla zona genitale e risparmiandomi i piedi, che probabilmente erano il suo bocconcino finale.Adesso fremevo di continuo e mugolavo quasi incessantemente, mi stavo bagnando abbondantemente e compresi che attraverso il solletico, Pablo, voleva eccitarmi sessualmente oltre i miei limiti e ci stava riuscendo in pieno! Avevo la vagina in fiamme e gonfia, nonché la sensazione di avere un palloncino pieno d'acqua proprio lì, inoltre il mio clitoride, dotato di un ampio prepuzio, aveva notevolmente aumentato il proprio volume e inusualmente era uscito dalla propria sede, trovandosi ...
    ... ora eretto e turgido.Mi resi conto che la mia unica via di sollievo a quel supplizio era quella di avere un orgasmo. Quindi iniziai a contrarre l'ano, ritmicamente, visto che ciò era l'unico movimento adatto allo scopo del quale potevo servirmi.Stavo per fregare Pablo, ma la sua esperienza era troppo avanzata, infatti si accorse subito di ciò che stavo facendo e bloccò il mio tentativo, che certamente aveva previsto, con una tecnica che utilizzò abilmente e con successo.Con un apposito divaricatore mi dilatò l'ano, il massimo possibile, i miei muscoli erano completamente stirati e ogni forma di contrazione, seppur minima, era preclusa. Mi sentii perduta e da quel momento in poi avrei solo potuto subire e mugolare, cose che mio malgrado stavo già ampiamente facendo.Pablo si assentò un momento e al suo rientro mi disse: "Hai dei bellissimi piedi, con un arco molto pronunciato, ben curati e senza neppure un callo..." e infatti mi recavo dalla pedicure anche due volte alla settima, i miei piedi erano veramente ben fatti, calzavo il 35 ed ero molto soddisfatta di essi; quelle parole sembravano essere quasi un complimento, ma ora la mia ipotesi era fondata e trovò riscontro in quella frase, decisi di prepararmi al peggio, anche se non riuscivo a concepire come sarebbe stato lo stimolo che avrebbe amplificato il mio supplizio, dato che ritenevo di esser già molto oltre i miei limiti sessuali.Pablo continuò: "... e scommetto che hanno pure delle piante sensibilissime... vediamo se ho ...
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