1. Chi ben comincia


    Data: 21/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    “Ma sei impazzito? – disse Fabio al suo aspirante inculatore – Non sono attrezzato per un aggeggio del genere!”
    
    “Ma sì che lo sei…” mormorò suadente Andrea, lisciandogli con mano bramosa il bel culetto carnoso.
    
    Si erano conosciuti la sera prima su una chat erotica, dove sul profilo di Andrea un’affermazione sibillina aveva attirato l’attenzione di Fabio: “25 non sono solo i miei anni”. Visto che era in linea, lo aveva subito contattato e dopo le prime cavolate, tanto per rompere il ghiaccio, Fabio era andato al sodo:
    
    “Senti, - gli aveva chiesto – cosa intendi con ‘25 non sono solo i miei anni’?”
    
    “Eh eh eh… indovina!”
    
    Un lampo improvviso aveva squarciato la mente di Fabio, che certe volte peccava davvero di un’invidiabile ingenuità.
    
    “Noooooooooooooooo….”, aveva esclamato in misto di meraviglia e incredulità.
    
    “Eh eh eh…”
    
    “Stai parlando?...”
    
    Andrea ridacchiò in risposta.
    
    “Davvero hai il pisello?...”, insistette Fabio.
    
    “Venticinque centimetri di buona carne... - precisò Andrea con una punta di orgoglio – Interessa?”
    
    “Accidenti, se interessa! Non ho mai visto una meraviglia del genere.”
    
    “Devo supporre che ne hai visti molti…”
    
    “Non posso lamentarmi…”
    
    Erano andati avanti a cazzeggiare ancora a lungo, decidendo entrambi di proposito non accendere la cam per non rovinarsi la sorpresa, e alla fine si erano messi d’accordo di trovarsi la sera dopo.
    
    “Facciamo da me o da te?”, gli aveva chiesto Andrea.
    
    “Sei tu lo stallone, giusto? – ...
    ... aveva risposto Fabio con una sottile insinuazione nella voce – Allora, vieni tu da me.”
    
    Puntuale, alle 21, Andrea aveva suonato da Fabio, che per la verità lo aspettava già dietro la porta, con l’occhio fisso allo spioncino. Il volto che aveva visto avvicinarsi era quello che aveva memorizzato dalla foto del profilo… il resto, per quanto deformato dalla lente, prometteva di essere all’altezza delle aspettative.
    
    Contò fino a dieci, dopo il suono del campanello, poi aprì la porta con un sorriso a trentacinque denti stampato sul volto.
    
    “Ciao…” fece e tese la mano.
    
    “Ciao”, rispose Andrea, intercettandogli la mano, che si stava dirigendo un po’ troppo in basso.
    
    Si accomodarono in salotto, un drink, due chiacchiere insulse… Un cuore che batteva forsennatamente. Il cui proprietario, pur mostrandosi indifferente, non faceva che lanciare lunghe occhiate al bozzolo di Andrea, che gli sedeva di fronte a gambe larghe con aria sorniona. Non era un granché come bozzolo, a dire la verità, e Fabio cominciava a credere che i famosi 25 centimetri fossero solo una vanteria. Ma quando si erano ritrovati a letto, quando avevano preso ad abbracciarsi, a baciarsi, a carezzarsi in maniera sempre più indiscreta, qualcosa aveva iniziato a lievitare negli slip di Andrea, un essere sempre più lungo e consistente aveva preso forma, forzando ben presto l’elastico della cintura e affacciandosi alla luce con un glande incredibilmente roseo e carnoso.
    
    Preso com’era nella frenesia dei baci e ...
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