Chi ben comincia
Data: 21/04/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad
... Andrea – ma voglio venirti dentro… voglio venirti nel culo…”
“Vuoi incularmi?”, fece Fabio con voce angosciata.
“Certo che voglio incularti, tesoro… - disse Andrea, andandogli sopra e infilandogli una mano in mezzo alle cosce, cercando il suo tenero pertugio – Voglio esplorare questo bel buchetto…”
“Ma sei impazzito? – cercò di ritrarsi Fabio – Non sono attrezzato per un aggeggio del genere!”
“Oh, sì che lo sei…” mormorò suadente Andrea, lisciandogli con mano bramosa il bel culetto carnoso.
“Ma ce l’hai troppo grosso, mi farai male!”
“Ma che dici? – il tono di Andrea era ormai insistente – Non vorrai mica che rinunci a questa meravigliosa fighetta…”, e intanto il suo dito aveva individuato il bersaglio e ci stava affondando senza difficoltà.
“Non sei vergine, vero?”, gli chiese Andrea, cominciando a introdurre un secondo dito.
“No, ma…”
“Shhhh… Sta buono… Non ti farò male… Ti piacerà, vedrai…”, mormorò Andrea ormai allupato, mentre le sue dita compivano un sapiente lavoro di apertura.
“No… per favore…”, gemette ancora Fabio.
“Mettiti a pecora.”, disse però l’altro con decisione e lo afferrò per i fianchi, tirandolo a quattro zampe.
Quindi, senza dargli tempo di reagire, gli si fece addosso e gli appoggiò sul pertugio aperto la punta bavosa del cazzo.
Fabio si sentì percorrere da un brivido: alla paura cominciò a subentrare la curiosità di conoscere cosa avrebbe provato con quell’affare bestiale ficcato nel culo, quali sofferenze, quali ...
... piaceri straordinari gli avrebbe procurato. Rassegnato ormai al suo destino, lasciò che l’altro gli puntasse bene nell’ano la punta della cappella e girò solo la testa sopra la spalla:
“Fa’ piano, mi raccomando.”, piagnucolò con voce un po’ tremante, vedendosi già in ospedale col culo strappato.
“Non preoccuparti… - esclamò Andrea con voce strozzata – sono già mezzo dentro!”
“Come?...”, esclamò Fabio e si allungò la mano all’indietro: effettivamente il cazzo di Andrea era saldamente piantato fin quasi a metà nel suo buco stirato.
Incredulo, tastò la mazza viscida di umori e saliva, arrivò a tastargli lo scroto peloso e solo in quel momento sentì qualcosa di molto grosso che forzava per entrare; ma era una sensazione strana, nient’affatto dolorosa.
“Ah, che bella fighetta accogliente…” sospirò Andrea, continuando a spingere – Aspetta, aspetta, puttanella: ci siamo quasi.”, e diede una spinta decisa, piantandoglielo nel culo fino alla radice.
“Ah!”, gemette Fabio, sentendosi immediatamente pieno.
“Visto che sei attrezzato anche per la mia bestia? – mormorò stringendolo a sé – Bravo, ragazzo, hai un culetto fantastico… mi piace davvero fotterlo…”, e cominciò a muoversi avanti e indietro.
“No, aspetta un momento… - lo fermò Fabio con un gemito – aspetta che mi apro bene…” e roteò diverse volte il bacino per adattarsi all’enorme spessore che lo stava trapanando.
Quando si fermò, Andrea capì che era ormai pronto e cominciò a cavalcarlo dapprima lentamente, ...