Mio figlio è un porco ma io non sono da meno
Data: 21/04/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Antonella, Fonte: EroticiRacconti
Ad un certo punto mi sono ritrovata a casa con mio figlio Luca, bel ragazzo 30enne, dal fisico atletico, sensuale e pure, come constaterò in seguito, ben dotato; separato da 6 mesi dopo 3 anni di matrimonio. Con mio marito Fabio, un bell'uomo affascinante di 56 anni, all'estero da 4 mesi, e non si sa ancora per quanto tempo, essendo dipendente di alto grado di una multinazionale. Sicuramente sarà a casa ad agosto per 3 settimane di ferie. Io sono Antonella, 53 anni, ancora, scusate l'immodestia, nel pieno del mio splendore fisico ritrovandomi, a questa età, poco poco in carne e abbastanza provocante e sensuale. Attraente anche in viso: castana chiara di occhi e di capelli lunghi e mossi e una bella bocca. Sono casalinga e non ho mao lavorato in quanto il lavoro di mio marito ci ha sempre permesso di vivere agiatamente. Viviamo a Siracusa. Tutto è incominciato 2 mesi fa quando un sabato mattina, rientrando dal supermarket, dopo essermi cambiata in camera mia, indossando una vestaglia leggera su reggiseno e mutandine, convinta, fra l'altro, che Luca fosse uscito e che comunque in casa non vi erano segni di presenza e che solitamente si chiudeva a chiave, entrai nel bagno, che praticamente usava solo lui in quanto io usavo quello in camera o il doppio servizio, e restammo, lui per un conto ed io per un altro, scioccati e mortificati nello stesso tempo: era nudo dentro il box doccia della vasca da bagno e si stava masturbando. Non ebbi il buon senso di fare quello che avrei ...
... dovuto fare: uscire e richiudere la porta. Lui non smise di segarsi ed io non smisi di ammirare quel gran cazzo che faceva su e giù nel suo pugno. Ero come impietrita. "Mammì, vieni, continua tu" "Ma che sei scemo? Porco che non sei altro, sono cose che si chiedono alla mamma?" Intanto, invece di uscire, restai lì impietrita e lui notò, forse, con quanta bramosia guardavo. E' vero, non ci sono parole per giustificarmi, ma in quel momento era come se non fosse mio figlio, bensì un uomo con un cazzone pronto da farmi gustare. Erano 2 mesi che non maneggiavo il cazzo di mio marito e la voglia era tanta. Così quando mi disse, quasi con tono supplichevole: "Dai mammììì continua tu che non ne posso più" mi avvicinai, così, come solo per fargli un favore e, sedendomi sul bordo della vasca gli dissi: "Ma che ti sei messo in testa, io tua mamma sono". Liberò il cazzo dal suo pugno e mi sembrò ancora più lungo e più grosso. "Forza mammì. Minchia che sei, non ti si può chiedere un favore?" "Che sono favori da chiedere alla mammma questi?" dussi impugnando quel gran cazzone. Presi a segarli lentamente. "Ahaa! Minchia mammì che sei bravaaa. Che bellooo! Così lo seghi a papà?" "Non fare il cretino. Che te ne frega come lo sego a tuo padre" "Non ti arrabbiare. Entra nella vasca che ti viene meglio mammì" Scavalcai le gambbe all'interno restando seduta ma la vestaglia si apri e le mie cosce erano completamente nude. Cercai di coprirmi con l'altra mano e mi disse di no. "Che fa ti ecciti a ...