1. Mio figlio è un porco ma io non sono da meno


    Data: 21/04/2018, Categorie: Incesti Autore: Antonella, Fonte: EroticiRacconti

    ... io sempre vogliosa e lui inesauribile. Più volte nella fica, più volte nel culo e una gran sborrata in bocca. Fu cosi la sera seguente e quella seguente ancora. Vivevamo come marito e moglie e invece eravamo madre e figlio. Una volta che gli dissi che eravamo peccatori e che certe cose erano inconcepibili tra madre e figlio, mi portò davanti al p.c., si collegò con questo sito e mi fece leggere, con mia grande meraviglia, tanti di questi incesti tra madre e figlio ed altri: fratelli e sorelle e padri e figlie. Sempre più spinti finché non incominciò a mostrarmi anche foto di mogli nude e messe in mostra dai mariti alla ricerca di un cazzo per la moglie. Il tutto mentre ci palpavamo e godevamo. Poi foto di uomini in mostra con i cazzi in bella mostra e lui che mi chiedeva quale mi piaceva di più. Ormai stavo al gioco: era molto eccitante e trasgressivo. Finché non mi presentò una sfilza di cazzoni negri enormi. Sapevo, per sentito dire, che i negri avevano dei cazzoni enormi. Tutto potevo immaginare ma non dei cazzoni di quella portata: da 25 a 30 cm e anche più. Che scopate che seguivano! E lui, il mio luca, mio figlio, mi chiedeva che ne pensavo. E sempre più in confidenza che un cazzone del genere prima o poi una donna l'avrebbe dovuto provare. Il bello era che me lo proponeva. Ridendo lo mandavo a quel paese, però quando scopavamo la mia fantasia viaggiava forte. Un Venerdì sera, l'indomani sarebbe stato l'ultimo sabato di giugno, rientrando mi disse che aveva trovato il ...
    ... giardiniere per dare una sistematina al giardino del nostro villino al mare. Aveva appuntamento alle 7 del mattino e casomai, se io avessi voluto, avrei potuto raggiugerlo ad ora di pranzo portando qualcosa da mangiare. Perché avrei dovuto avere qualcosa in contrario? Quando arrivai, dopo aver comprato qualcosa e preparato, erano già le 2 e trovai il giardino in ordine e loro freschi di doccia. La sorpresa? Il giardiniere era un bel ragazzone negro. Nigeriano, simpaticone, allegro e nel suo stentato italiano, stuzzicato da mio figlio, stava allo scherzo. Lo scherzo era sempre più spinto e la birra sempre di meno. Così, dopo mangiare, Mio figlio sussurrando disse: "Chissà come ce l'ha il cazzo" "Che te ne frega pensa agli affari tuoi" dissi io guardandolo semi arrabbiata. "Dicevo così. Magari ce l'avrà come quelli delle foto. Non sei curiosa?" Certo che lo ero e più ne parlavamo la mia curiosita aumentava pensando, nello stesso tempo, che gran troia ero diventata e le sensazioni che provavo quando mio figlio me ne parlava mentre mi scopava come una mignotta. Mustafà, cosi si chiama, non era stupido e capì l'antifona, cosicché, quando mio figlio gli disse di farlo vedere, lui, ridendo, questa volta come una stupido, non si fece pregare e mise in mostra una proboscide che penzolava tra le gambe e moscio com'era non era meno di 23-25 cm. Restai impietrita esattamente come quando vidi mio figlio che si segava dentro la doccia. Questo mentre mio figlio mi palpava. "Minchia mammì, ...