Mio figlio è un porco ma io non sono da meno
Data: 21/04/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Antonella, Fonte: EroticiRacconti
... guardare le cosce di tua madre? Che gran porco che sei!" Lui? Ed io che avevo una gran voglia di mettermelo in ogni posto? Prese a palparmi le tette. "Non ti permettere, ricordati che sono tua madre". Per tutta risposta andò giù e prese ad accarezzarmi fra le cosce e le mutandine sulla fica. "Non ti permettere" dissi poco convinta. "Mammì, posso svelarti un segreto? Il tuo culo mi ha sempre fatto impazzire" "Ma che depravato sei?" Intanto ansimavo e lui mi disse di segarlo più velocemente. Ad un tratto prese ad ululare: "Minchia mammì vengo che bellooooo! Uhuuuuuuuuu, uhuuuuuuuu". La sua sborra schizzò fuori violentamente imprattandomi il collo e il viso. Fra me e me dissi che era stupendo. Pensavo che fosse tutto finito invece mi fece alzare, chiuse il box e aprì il getto. "Ma che fai? Sei davvero impazzito?" "Ci dobbiamo lavare" disse sfilandomi la vestaglia ormai tutta inzuppata. Le mie proteste non valsero a niente, tanto che, palpandomi tutta, mi sfilò reggiseno e mutandine. Il suo cazzo, ancora duro, mi sbatteva in ogni posto. Insomma, il piacere è piacere anche se si trattava di mio figlio e l'acqua calda rendeva tutto più eccitante. Mi fece piegare in avanti e sentii il suo cazzone fra le chiappe. "Nooo, smettilaaa! Non esagerare. Non ti è bastato? Insomma lo vuoi capire che sono tua madre?". Non è che fosse la prima volta in quanto con mio marito lo facevo fin da quando eravamo fidanzati, ma con mio figlio......E poi quel cazzone li......Invece quel cazzone di mio ...
... figlio una volta entrato tutto, fin nel più profondo delle mie viscere, mi fece godere come una cagna. Forse i 2 mesi di astinenza? Non lo so. Il fatto sta che a sentire pure il getto dell'acqua calda sulla schiena e scivolarmi fino al culo che lui mi sfondava sempre più violentamente, mi fece perdere ogni ritegno e lo imploravo a sfondarmi sempre più in fondo. Quando mi sborrò dentro godemmo entrambi di un orgasmo violento e sonoro. Restai sotto la doccia piangendo. Quando uscii lui era già andato via. Chissà come si sentiva pure lui? Quando rientrò ad ora di pranzo nessun cenno. A tavola io non avevo il coraggio di guardarlo in faccia. Lui sembrava sereno. Mi arrabbiai veramente quando la sera mi raggiunse in camera mia e venne a letto. Non riuscii a convincerlo nè con le buone nè con le cattive, ma io stessa non so come mi sentivo. Non era possibile ma nello stesso tempo desideravo il suo cazzone e così quando venne su a cavalcioni sulle mie tette col cazzo sul mio viso sbattendomelo sulle guance e sulla bocca, non resistetti più e presi a leccarlo. Mi ficcò le palle in bocca e poi il cazzo scopandomi mentre portando il braccio all'indietro prese a stuzzicarmi la fica. Presto non resistetti più tanto che io stessa mi sfilai le mutandine. La sua mano mi faceva impazzire e quando mi penetrò con le dita gemetti forte. In un baleno fui nuda. Giocò con le tette e poi giù, su di me, fra le mie cosce aperte al massimo per sentirmi penetrare fino in fondo. Tutta la notte a scopare, ...