I momenti di gioia (prima parte)
Data: 22/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: cuckold211
... colpa.
Eppure basta pensare perché ci si sceglie, perché ci si piace, la nascente curiosità dell'una per l'altro, ed è subito chiaro quanto i momenti di gioia siano essenziali all'amore, perché nasca e viva.
Improvvisa, dolce ed immediatamente travolgente, la gioia può nascere in qualsiasi momento della giornata, purché la si sappia riconoscere ed accettare: può essere la telefonata inattesa, l'incontro non programmato, il regalo che arriva di sorpresa.
Ma è anche la normalità se viene vissuta senza pigrizia, con fantasia. E' gioia, ed ogni volta nuova, ritrovarsi la sera e dissolvere la stanchezza di tutto un giorno nel piacere di stare vicini, di sentirsi, di comunicare i fatti ed i turbamenti non solo con le parole, ma anche con gli sguardi, con gli abbracci, con un linguaggio d'amore che s'impara a poco a poco in due, con una gestualità che non conosce la fretta.
Darsi tempo per amarsi bene è un bisogno primario, da assecondare: è gioia, allora, scoprire gli infiniti spazi nella propria sensualità, godere il calore delle carezze, sentirsi assaliti e sorpresi, mille volte, da brividi nuovi; è gioia guardarsi e, all'improvviso, sentirsi avvampare d'entusiasmo come la prima volta, ed accorgersi di quanto ancora grande e intatta è la potenzialità dell'amore".
Era questo lo spirito che albergava nell'animo di mia moglie, quando, intenerita e sedotta da momenti, espressioni o attenzioni particolari, si sentiva di dovere e potere condividere la gioia autentica che ...
... la pervadeva.
Dal rientro dalla vacanza a Creta, Loredana avvertiva quella sensazione di libertà, quasi infantile, nei confronti di Victor (vedi il racconto "La vacanza a Creta 6: il black) che, proveniente da altra cultura si comportava e mostrava tutta la genuinità, semplicità e schiettezza, che poi costituisce il motore di un'esistenza fine a sé stessa, fuori dagli schemi, scevra da prevaricazioni, brutture che, infinite, affliggono l'umanità; insomma vagheggiava una sorta di Eden, nel quale tutto era possibile, perché consistente in un permanente scambio di affettuosità e di piacere, privo di altri scopi.
Spesso Victor, quando non era lontano da casa per lavoro, telefonava e ci avvertiva di una sua visita, che proiettava mia moglie in uno stato di euforia senza uguali, sapendo di rappresentare il punto di riferimento e di voluttà per entrambi: me e Victor.
Avevamo raggiunto un'intesa straordinaria nell'amplesso: a Loredana piaceva assumere la posizione "a pecorina", perché così poteva offrire all'amante la visione completa della sua intimità, mentre io, infilato fra le sue cosce, potevo gustarmi il sapore del suo godimento provocato dall'azione vigorosa di Victor.
Per mia moglie questa con Victor non era la prima esperienza con un black, perché ce ne erano stati altri due: un istruttore di fitness in Kenya, di cui ho parlato in un commento al racconto di "Malenamorbida" dal titolo "Pazza per il cazzo nero"; l'altro, una guida messicana, di etnia "mescaleros", ...