1. Alma e i suoi uomini


    Data: 09/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Bollentispiriti, Fonte: EroticiRacconti

    ... dell’aspirante “frequentatore” per fissare un incontro; magari organizzando una gita, qualcosa che contribuisse alla reciproca conoscenza. Caro diario, ormai stiamo insieme da cinque mesi e ci amiamo teneramente in tre. Naturalmente io comando… le grandi manovre, in tutto. Sono la regina della situazione! Il mio “bull” mi spupazza come e quando voglio, profondamente, senza ritegno, mentre il mio tenero maritino gozzoviglia a champagne, sturandosi, a mani nude, la “bottiglia” a più non posso. Fuori, a cena, siamo affiatatissimi e col più giovane amante continuo a trastullarmi, ballando, baciandolo e strusciandomi su di lui, mentre il tenero cuckold ci offre da bere, aspettando che giunga la parte di soddisfazione contemplativa. E tutti vissero felici e contenti! Dirai tu. Così credevo anch’io e mi auguravo che l’idillio durasse in eterno. Ora, invece, devo raccontarti l’inaspettato seguito. Mi sentivo felice, padrona di due uomini, anzi di uno e mezzo. Quel mezzo uomo serviva come la quarta parete nel teatro. Il pubblico mi applaudiva e mi osannava, anche se era rappresentato da un solo spettatore, mio marito. Ero la Diva delle soirées e n’ero lusingata. Ne godevo, sia fisicamente, per merito del bull che sgrullava nella mia carne l’albero della felicità, che platonicamente, annegandomi negli occhi di mio marito, unico fruitore del combusto ardore che gli procurava la soddisfazione dei sensi, facendolo sentire meno “solitario”. Era una partecipazione a tre, anche se alla ...
    ... fine lui, il maritino, non era il più soddisfatto, ma io non ne avevo colpa alcuna! Una sera, eravamo rientrati in fretta e furia tutti e tre dopo esserci surriscaldati nella visione di un film porno in una squallida sala di periferia, frequentata da vecchi impotenti e giovani lattonzoli in fase di svezzamento. A proposito, credo di essere stata l’attrazione della serata. Il mio drudo mi baciava sulla bocca, scollacciandomi e palpandomi il seno, mentre mio marito mi procurava piacere manuale nelle parti intime con una mano e con l’altra si lisciava la spatola. Mi accorsi che un’esperta cortigiana in ultima fila apprezzava molto la nostra esibizione, vista la frequenza con cui gli spettatori delle nostre performances saltabeccavano, alternandosi al suo fianco, come navi che si attraccano alla bettolina per lo scarico delle scorie di navigazione. Uscendo dalla sala, infatti, la gentile signora ci gratificò di un ampio sorriso di simpatia. Del film vedemmo ben poco, se non le scene salienti di parti anatomiche che s’incastravano in un puzzle di difficile soluzione, accompagnando il tutto con sospiri, soffi e roche grida gutturali. N’avevamo viste abbastanza e volevamo mettere in pratica i suggerimenti ricevuti. Giorgio, mio marito, aprì la porta e fece gli onori di casa, mentre Matteo, il mio Teo, mi solleticava con battutine sconce. “Cosa prendi, Teo?...oltre ad Alma…” interloquì Giorgio, sornione. “Sfotti, sfotti…! Solito gin con ghiaccio, grazie” rispose il mio bull. “ Vado a ...
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