1. Alma e i suoi uomini


    Data: 09/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Bollentispiriti

    ... dette ad alternare il movimento in su e in giù. Giorgio sfiatava per l’orgasmo che gli procurava, intanto si smanettava l’uccello che s’era rizzato come non faceva più da tempo. Teo mi baciò, impedendomi di guardare oltre, mentre mi stringeva i capezzoli che si erano allungati per l’eccitazione. Gli afferrai la testa con le due mani sulle orecchie, come se fosse una coppa di vino prelibato e lo baciai profondamente. Intanto avvertivo dai suoi movimenti che stava cercando l’ingresso della vulva. Lo assecondai, assestandomi sotto di lui e salendo con le gambe incrociate sulle sue reni, al di sopra del culetto sodo che incominciava a spingere la verga nel suo fodero. Non gli fu difficile arrivare al dunque. Ora sentivo le vibrazioni della sua pompa che carotava le mie profondità. Ne ero piena. Gli occhi chiusi, le caviglie incrociate sulla sua schiena e le braccia che lo tenevano stretto su di me, cavalcavo quella delizia di puledro che ogni tanto sfiatava contro la mia gola per il calore della frizione dei corpi. Gustavo quella cavalcata. Ne ero piena e felice. Abbandonato completamente nelle mie braccia lo accarezzavo, frizionandogli la schiena, il collo, la testa e poi di nuovo la schiena, fino al culo. Aveva preso il trotto e ora manteneva il passo da bravo mustang con variazioni improvvise di approfondimento nelle mie visceri. Vertigine acuta! A questo punto ti chiedo scusa, ma devo interrompermi perché avverto la necessità di un ditalino. Cap 4 Eruzione 2 - Doppia ...
    ... penetrazione Caro Diario, ora sono più rilassata e posso riprendere a raccontarti. Me lo sentivo andare su e giù dentro il ventre, mentre cercavo di mantenere in tiro il più a lungo possibile la potenza dell’attrezzo. Più durava e più godevo. Finché non mi venne in mente di profanare il suo sedere infilandogli il dito medio nel culo. Mantenevo il ritmo che lui mi dava, penetrandolo a mia volta. Sentii il suo sfintere, prima, stringere il dito come per sottrarsi per poi accoglierlo ben volentieri, aprendosi all’introduzione per intero, mentre la sua libidine esplodeva in me come il turbine di un tifone su Shanghai. Investita da quel getto violento e caldo, mi scosciai ancora di più, aderendo saldamente al tronco che mi si radicava dentro. Lo legai a me con tutte le forze che avevo, mentre si susseguivano getti violenti di sperma che mi allagavano completamente. Continuai per molto tempo ad agitarmi sotto di lui, sollecitata da orgasmi ripetuti e violenti che m’impedivano di vedere una soluzione a quell’amplesso. Teo aveva smesso da parecchi tempo di eruttare lava e rallentava, mentre cercavo disperatamente di soddisfare la mia fame in cerca di nuove sensazioni, prendendo l’iniziativa. Ma il suo movimento aveva perduto la spinta iniziale per il calare del desiderio. Gli presi le palle e cominciai a strizzarle. Ebbe un guizzo di dolore, ma continuò ad oscillare anche se con minor vigore. Gli tenevo i condotti deferenti fra l testicoli e la base del pene, impedendo al sangue di rifluire ...
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