Alma e i suoi uomini
Data: 09/09/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Bollentispiriti
... decidessi di farlo così d'emblée. Occorre, evidentemente, uno stimolo che provochi una reazione, un'alchimia che riempa di sangue le cavità del pene, spingendolo a funzionare. Visto che l'unico modo di inturgidirlo è sentirmi inculato, ti propongo di farlo tu." "Sì, e con cosa?" risposi delusa. "Gli strumenti artificiali ci sono, e tanti, al giorno d'oggi! Sono sempre più raffinati. Mi sono documentato. Potrei comprare un vibratore anale per procurarmi quel brivido in più che me lo faccia rizzare, così potrei penetrarti. Mi aiuteresti tu senza ricorrere a terzi che tanto fastidio ti danno." "Non so che dirti...Sono così frastornata dall'idea di perderti..." e mi morsi le labbra. "Ma no, tesoro! Non ti crucciare più. È solo una nuova situazione a cui devi abituarti. Vedrai! - mi esortò - Proviamo?" "Va bene." risposi con mala voglia. "Allora, compro l'attrezzo più adeguato e, se vuoi, stasera stessa possiamo tentare." concluse speranzoso. Mi sentivo più sollevata da quella dimostrazione di fedeltà. Almeno così l'interpretai io. Quella sera mi preparai all'incontro. Entrai nel bagno e feci un'abluzione nella vasca con sali profumati per farglielo rizzare meglio. Mi lavai anche i capelli; annodai un asciugamani a turbante e infilai l'accappatoio. Mi sedetti davanti allo specchio per rifinire i particolari. Rasai perfettamente le gambe dei pochi peli superflui e modellai la peluria dell'inguine per far risaltare la maestosa bellezza delle labbra vulvari. Inturgidite, ...
... sarebbero state un richiamo inarrestabile per chiunque, anche per quel povero impotente di Giorgio. Gli volevo bene, a quell'ometto! Ora che era privo dell'arma era come un bambino e mi faceva tanta tenerezza. Mi asciugai i capelli con il phon e li misi in piega, sapientemente, con degli appositi bigodini. Mentre operavo mi guardavo allo specchio scrutando, criticamente, le cosce e il ventre alla ricerca di eventuali smagliature che, per fortuna non trovai. Comunque, per non correre rischi, spalmai una crema rassodante per il corpo con millimetrica precisione e passai alla crema detergente per il contorno occhi. Infine, mi cosparsi di profumo Chanel Chance eau vive. Ero pronta all'incontro. Indossai la vestaglietta corta che lasciava intravedere la bellezza delle mie forme e mi sdraiai sulla chaise longue in camera da letto, dove il talamo nuziale era apparecchiato per le offerte sacrificali della notte. Lasciai le pantofoline guarnite di piume di Marabù al lato della sedia e mi distesi, cercando di rilassarmi. Approfittai per distendere le prime rughe ai lati degli occhi coprendoli con una mascherina nera. Ero completamente a mio agio e, lentamente, fui invasa dal torpore che il calore del bagno e l'effetto delle creme mi elargiva. Sognavo forse, mentre mi sembrava di essere posseduta dal mio uomo. Mi accarezzava il seno, l'addome, scendendo fino al monte di Venere. Mi risvegliai, strappandomi la mascherina dagli occhi, mentre sentivo qualcosa che mi solleticava il clitoride. Mi ...