1. Alma e i suoi uomini


    Data: 09/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Bollentispiriti

    ... Era molto sexy. Acquistai una vestaglietta adeguata al metro e ottanta che misurava Giorgina. Mi assicurai che scendesse sulle gambe fino al ginocchio, in modo da dare l'effetto del vedo non vedo. È più eccitante. Una quarta di calze fumé andava bene, con adeguati reggicalze. Non avrebbe avuto l'effetto dell'incavo dell'anca di una donna, ma poteva confondere Teo, se fosse stato assatanato. E già cominciava ad esserlo. Michiamava al cellulare, prima con discrezione, diverse volte al giorno, poi sempre più insistentemente, chiedendomi in continuazione quando potevamo vederci. Lo cuocevo a fuoco lento, stimolando la sua fantasia che mi vedeva già fra le sue braccia. E, finalmente errivò il momento dell'appuntamento. Inventai che mio marito doveva partire nuovamente il venerdì sera e sarebbe stato fuori per due giorni. Potevamo vederci per il fine settimana. Lui accettò di corsa. Poi, all'ultimo momento gli dissi che era venuta a trovarmi un'amica. E la descrissi come una femmina magnifica. In un primo momento si mostrò deluso, ma, quando ventilai l'ideai che potevamo farlo in tre, si mostrò cordialmente disponibile. E giunse il giorno della "verdad". Preparai Giorgio al meglio. Disegnai le sopracciglia come neanche il Beato Angelico avrbbe fatto. Passai al fard disponendolo verso il basso delle guance e stirandolo verticalmente verso l'alto per slanciare la mascella. Gli stirai i capelli tagliati a caschetto in maniera che le guance risultassero coperte. Un tupé dello ...
    ... stesso colore castano rinforzarono il cucuzzolo sempre un po' vuoto nei maschi adulti un po' più in là con gli anni. Ripassai le ciglia conil rimmel e la guardai ammirata. Dico: la guardai, perché era un bel bocconcino. Sembrava più giovane di me. Poi l'aiutai a vestirsi con la lingerie che gli (o le) avevo comprato e con le scarpe a tacco 15. Si muoveva ancheggiando con naturalezza come gli avevo insegnato. Era il mio gioiellino! Me ne sentivo orgogliosa. Ed ora era pronta per la scopata. Cap 9 La cavalcata (parte prima) Caro Diario, era un stangona di un metro e 95, dieci centimetri più alta di Teo e venti più di me. Quella sera l'avevo preparata alla perfezione. Era splendida nella sua lingerie. Una pelle delicatissima, morbida al tatto. Gli dissi di ripiegare l'uccellino nella mutandina, fra le gambe, e di tenerlo buono, tanto non era d'ingombro e sarebbe servito poco per l'occasione. Gli dissi anche di portarla per le lunghe, di farlo arrapare ben bene prima di concedergli qualcosa. Teo chiamò al cellulare perché gli aprissi il portone e scivolò dentro. Era meglio evitare qualsiasi forma di pubblicità. Mentre saliva le scale, baciai Giorgina sulle labbra, ricevendone per la prima volta una sensazione strana che non seppi classificare, e dissi:"Buona fortuna!". Ero sincera e felice per lui. Per me lo ero un po' meno, perché si prevedeva che fossi andata in bianco quella sera. Io ero vestita di tutto punto come per uscire di casa. Feci entrare Teo baciandolo sulle guance, ...
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