Alma e i suoi uomini
Data: 09/09/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Bollentispiriti, Fonte: EroticiRacconti
... ricambiata da lui con un bacio sulle labbra che avrebbe voluto diventare un french-kiss se non fosse entrata al mio fianco la mia amica Marcella di cui gli avevo parlato tanto bene. Come la vide andò su di giri. Volle baciare anche lei sulle guance. Giorgio, cioè Marcella, glielo permise, ritirandosi subito dopo per mostrarsi riservta. Euforico, iniziò a chiacchierare a profluvio con lei. Praticamente esisteva solo Marcella. Non so se quanto fosse dispiaciuto quando l'avvisai che dovevo andare via per una scocciatura che mi era capitata fra capo e collo. Lui disse:"Peccato, - distrattamente - ma Marcella resta? - incalzò con tono più interessato - Le faccio compagnia io?" concluse. Credo che in cuor suo apprezzasse la novità. "Ti manterrò in caldo Marcella." mi salutò, scherzando. Feci finta di uscire, mentre loro si sistemavano sul divano accanto al talamo apparecchiato di tutto punto per la notte nuziale. In effetti mi trasferii nella camera da letto dall'altra parte dello specchio segreto. La mia camera era al buio, illuminata dalla luce riflessa della stanza dove tubavano i due piccioncini, oltre quella trasparenza. Mi spogliai completamente per stare più a mio agio. Sul tavolino, avevo allineato una serie di vibratori di varie dimensioni e fogge, come si fa per gli strumenti in una sala operatoria. Quella sera mi sarebbero serviti ad andare forte su di giri, anche se in solitaria attitudine. La parete divisoria era coibentata perfettamente e la lastra di cristallo era ...
... doppia. Non trapelava un rumore. Era come assistere ad un film muto. Li vidi ridere e poi parlottare seduti sul divano. Lui le smanacciava le gambe e il petto, lei si ritirava, ma non troppo con calcolata maestria. Evitava toccamenti nel punto esiziale. Poi si baciarono lungamente. Vedevo lui che fremeva mentre le lingue s'incrociavano. Lei, Marcella/Giorgio, lo fece distendere sul letto e comincio a baciargli il petto. Teo si agitava sotto le sollecitazioni dei succhiotti sui capezzoli che gli praticava quella gran puttana. Poi, la zoccola gli mise la lingua nelle orecchie, rigirandola nel padiglione auricolare fino al condotto uditivo. Lo vedevo fremere. Lui era completamente nudo con il giannizzero dritto davanti che puntava al cielo, come una potente contraerea. Mentre lei, in guêpière e mutandina in pizzo esperiva le sue capacità di manovra dell’asta, adoperando tutta la sua sensibilità nell'indovinare e misurare lo stato di eretismo dell'altro. La stoffa non è acqua! E poi metteva in gioco l'esperienza diretta in materia, è il caso di dire. Si sa, occorre avere le mani in pasta per avere competenza nei segreti del sesso, ciascuno nel suo particolare "genere". Lo vedevo protendersi col corpo a seguire i movimenti che gl'imponeva Marcella, tirandogli la pelle sul prepuzio e distendendogliela fino alle palle con movimenti continui e alterni. Andava in su e in giù facendogli venire le vertigini. Finché Teo non ne potè più e si buttò a bestia fra le gambe di lei per coglierne ...