Alma e i suoi uomini
Data: 09/09/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Bollentispiriti, Fonte: EroticiRacconti
... è un tipo tranquillo se non lo fai agitare." "In che senso? Se continua così, sì che mi agiterò io." "No, volevo dire che non lo devi spaventare con reazioni improvvise, altrimenti potrebbe mordere." Mi sentii morire e avvertii la ripugnante sensazione delle viscide spire in cui ero avvolta. "È...è...è un serpente?" "Esatto, ma è buono! Lo uso perché mi chiavi e ci riesce molto bene. È bello grosso e lungo e volevo condividerlo con te." "Ti ringrazio per la tua cortesia, ma preferirei che lo facessi rientrare nelle tue camere. Sai, io sono donna e diffido dei serpenti." "Ah, la santarellina, tanto per rimarcare la differenza. - mostrandosi invidiosa del mio sesso - Va bene se proprio vuoi te lo tolgo." Guardai, irrigidita, quell'affare enorme che si srotolava. Marcella si alzò e lo prese in braccio dal centro del corpo. Subito si arrotolò lungo il suo corpo, nudo come il mio. Lo vidi che si attorcigliava ad ogni sporgenza delle sue membra, compreso il "succhiello" che gli ballonzolava davanti. La slinguava in faccia, mentre si stringeva al collo. "Devi vedere quanto stringe mentre mi sego. È un portento!" "Finché non ti farà fuori. Vai, ora portalo via e poi vieni." Mi aveva fatto arrapare quel bestione. Viscido sì, ma ci sapeva fare. Tanto per togliermi di dosso quella bava appiccicosa, rifeci la doccia e mi profumai come so fare io. Poi rientrai in camera e mi addobbai di tutto punto con i vestiti in pelle che avevo comprato, compreso il frustino. Intano sentivo che anche ...
... Marcella provvedeva a strigliarsi ben bene sotto la doccia. "Sei pronta, Amoreee?" le gridai affacciandomi alla porta del corridoio. "Un minutino e sono da te!" gridò mentre si finiva di preparare. Sentii il ticchettio nel corridoio prima che apparisse nel riquadro della porta. "Eccomi!" gridò stendendo le braccia in alto. La guardai entusiasta. Faceva venire l'acquolina in bocca. Scusami, ma qui mi devo appartare un attimo. Sai, un improvviso... "desiderio"!. Cap 14 Andavo sbattuta. Subito! Mi distesi sul letto con le mutandine di pizzo soltanto, mentre Marcella incuneava il ginocchio nel lenzuolo accanto a me, muovendo le sue tettine che, per quanto poco rilevate, cominciavano ad avere uno spread apprezzabile. Era diventata bianca come la neve e di una levigatezza unica. Dovevano averci passato sopra la pietra pomice per ridurla così diafana. E poi (cazzo!) era alta e flessuosa come nessuna donna riesce ad essere. Artefatta? Si, d'accordo, ma fatta ad arte! Mi dava l'acquolina in bocca. Ormai era sopra di me e restava ferma, agitando i capelli come una giumenta in attesa di essere cavalcata. Sentivo il suo respiro profondo che presto sarebbe diventato affannoso, se solo l'avessi impugnata a dovere. Non aspettava altro, quella troia! Sentivo l'odore della pelle mentre rimaneva ginocchioni,con le braccia distese a fermare il busto, ritto, sul lenzuolo. Era una posa perfetta da quadrupede. I capelli scendevano sulle spalle e le donavano quella gentilezza nei tratti del viso che ...