1. ICVM |11| Le Sette Domande


    Data: 09/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti

    ... aprì. Qualcuno affacciò. ---- Elizabeth guardò quei soffietti caldi disperdersi nel freddo della sera. “Ho indovinato?” chiese Cigno. “Credo di si...” disse lei, invitandolo ad entrare. Elizabeth fece accomodare Cigno nella sua casa. Era tutto buio. Lui sentiva freddo, non perché i suoi indumenti fossero zuppi ma per via dell'atmosfera tetra di quella casa. Si voltò. Vide Elizabeth in lacrime. “Scusami. Mi sento frammentata.” disse lei. L'abbracciò forte. Elizabeth ricambiò il gesto, stringendosi a lui. Rimasero in quella posizione per un'eternità. Lo scroscio della pioggia li accompagnò per tutto il tempo. “E' stato così facile trovarmi...?” chiese Elizabeth, tirando su col naso. “Beh, diciamo che è stata una bella intuizione! E' bastato attenzionare alcuni indizi, come farebbe un investigatore vero!” rispose Cigno. “Non sarà stato poi così difficile. Non ho neanche provato a camuffarli, a dire il vero!” disse Elizabeth, mentre si asciugava il viso. “In realtà, devo contraddirti. Il modo migliore per camuffare qualcosa è esporlo alla vista di tutti.” replicò Cigno. Si accomodarono sul divano. Parlarono per qualche minuto. “Resteresti qui, con me?” chiese Elizabeth. “Se lo vuoi, io ci sono.” disse Cigno. “Grazie.” Dopodiché lei, stremata, si accasciò sulle sue gambe, in un sonno finalmente ristoratore. Cigno era distrutto e provato. Accarezzò i capelli di Elizabeth e si abbandonò anche lui tra le braccia di Morfeo. Il mattino dopo, Cigno si svegliò avvertendo uno strano ...
    ... tepore vicino al suo volto. Era una tazza. L'odore di té nero era intensissimo. “Oh, grazie.” “Prego.” rispose Elizabeth, sedendosi accanto a lui. Erano entrambi parecchio imbarazzati. Non dissero una parola, bevendo il tè in silenzio. Dopodiché, Cigno parlò. “Avresti sul serio commesso la cazzata, se non fossi arrivato io?” Elizabeth tossì. Si schiarì la gola. “Devo considerarla come settima domanda?” chiese. “Fai quello che ti pare... non sarà l'ultima, di certo.” rispose Cigno. Elizabeth fu rincuorata da quella risposta. “Non so. Forse. In realtà non sapevo neanche da dove iniziare. Non mi sono posto il dilemma. Come ci si potrebbe uccidere a metà?” chiese lei, innocentemente. “Questa, mia cara, non è una conversazione che faremo mai nella vita.” rispose Cigno. La ragazza lo guardò e si rasserenò. “Beh, ora sei diventato il mio investigatore. Potremmo quasi dire che ieri hai salvato metà della mia vita!” disse Elizabeth. “Mmh. Diciamo che ti sei salvata da sola. Io ero solo una pedina, dopotutto. In realtà sai cosa penso? Sono state le tue storie ad averti salvato. I tuoi personaggi sono venuti in soccorso, agendo al tuo posto, invocando aiuto. Avrei dovuto capirlo molto tempo fa, quando mi presentasti Kate. Pretendevi di parlare con qualcun altro, o al posto di qualcun altro. Fu una sensazione strana.” rispose. Vedendo il volto di Elizabeth rabbuiarsi di nuovo, aggiunse: “Tuttavia, mi sono limitato a bussare alla porta al momento giusto...” disse Cigno. Elizabeth rimase in ...