ICVM |11| Le Sette Domande
Data: 09/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti
... così male. Sto cominciando a sentire l'effetto di un abbandono che neanche dovrebbe esistere. E' surreale, sentirsi così! neanche ti conosco! Eppure, mi sento morire. Vorrei non averti mai incontrato. Come ho fatto a cadere di nuovo nella trappola? Perché ho sperato che tu risolvessi di nuovo quel dannato indovinello e venissi a trovarmi? Sono stata così stupida da credere che ti potesse interessare cercarmi ancora... mi sbagliavo. Perché mi sento così inutile? Non so più chi sono... tu sei sparito e io dovrò accettare questa cosa. Ti odio. Ti odio da morire. Spero tu abbia trovato qualcuna più interessante! Qualcuna che riesca a fare sesso, magari! Qualcuna che non sia pazza schizofrenica come me! Appena hai capito che con me era meglio non avere a che fare, hai preso il largo... bravo Cigno, bravo! Vorrei farla finita. Vorrei ucciderti, anzi... vorrei uccidermi da sola! Vorrei uccidere Elizabeth come tu hai fatto con Kate. Voglio smascherare questa menzogna, spogliarmi di questo involucro di carne e rimanere Elbe, libera dal corpo per vivere soltanto nei miei racconti... nel mio universo perfetto e infinito. Addio, cigno. Addio per sempre. ---ICVM--- Cigno lesse quella ultima e-mail parecchie volte. Era notevolmente sconvolto. Credeva d'essere sempre stato bravo a entrare in punta di piedi nella vita delle persone. Si sbagliava. Non aveva capito proprio nulla. Era colpa sua, si ripeteva in mente. Aveva indotto Elizabeth a subire una pazzesca crisi emotiva, con le sue ...
... domande troppo esplicite, troppo personali. Aveva deciso di rispettare la decisione di Elizabeth di non invadere la sua vita. Decise dunque di non scrivere una settima domanda. Decise di non risponderle proprio. Pensava di aver fatto bene. Pensava fosse giusto concederle dello spazio per ritrovarsi. Non credeva, invece, di poter suscitare un tale effetto devastante. Una reazione totalmente irrazionale che non avrebbe potuto mai prevedere. Doveva fare qualcosa. Doveva rimediare a quell'enorme sbaglio. Si sentiva responsabile. Aveva poco tempo, forse era già troppo tardi. Indossò il cappotto, il cappello e uscì. Aveva pochissimi indizi a sua disposizione. Uno di questi era un indirizzo: Via del Mirto n. 64. Ricordava d'averlo letto in quello strano racconto erotico sul blog. Quella sera pioveva a dirotto. Corse come un pazzo, cercando di fare più in fretta possibile. Arrivò in quella che doveva essere la via del Mirto, una strada di periferia, parecchio silenziosa e poco trafficata. Una serie di palazzine tutte uguali, a perdita d'occhio. Arrivò al civico n. 64 che erano circa le 11.00. Non sapeva cosa stesse facendo. Era ansimante, per via della corsa lungo tre isolati diversi. Dalla bocca uscivano getti di aria calda che si andava condensando a contatto con l'aria fredda. Realizzò d'aver appena capito l'indovinello di Elbe. Era così semplice. Ce lo aveva proprio davanti. Certe volte le soluzioni si nascondono in bella vista, pensò. Suonò il campanello, ancora tremante. La porta si ...