1. Caro diario


    Data: 25/04/2018, Categorie: Incesti Autore: InchiostroEMente, Fonte: EroticiRacconti

    CARO DIARIO Caro diario, mi sono decisa a scriverti poiché non posso confidare a nessuno ciò che sto per scrivere. Tu non mi conosci, caro diario, ma al tempo stesso sai chi sono, poiché sto donando a te la mia anima e sono i miei pensieri e le mie confessioni che ora rimarranno impresse fra le tue pagine. Sarai il mio solo ed unico confidente, e di ciò puoi starne certo. Non sarai soggetto a tradimenti da parte mia, caro amico fatto di fogli bianchi senza neppure le tue righe o quadretti. Non sarai motivo di dubbi, come si possono avere dopo essersi confessati ad un prete paventando che lo stessi spifferi e scriva, non si sa per quale ragione, la confessione presso un suo amico, un altro diario come te. D'altro canto, caro amico diario, come potrei parlare con le persone che mi circondano, sia essi familiari, come mia sorella, oppure sconosciuti in una chat e meno di tutti al mercato od al lavoro, di ciò che da un anno vivo? Come potrei mai raccontare ad anima viva del patto che ho fatto con mio figlio? Ma a te posso, giacché sei anima, sei viva, e sei la mia anima. Ti ho appena accennato, prima del punto, del patto con mio figlio. Però te lo voglio presentare prima: lui si chiama Luca, è un ragazzo di 25 anni. Lo ebbi a 27 anni dopo due anni di matrimonio. Luca si sta specializzando in archeologia, e questo grazie a me...ma te lo racconterò dopo. E' un ragazzo tranquillo ma al tempo stesso un poco inquieto causa problematiche con i suoi amici, ed anche perché nella vita ...
    ... forse non sa ancora ciò che realmente desidera, anche se sta finendo il suo percorso universitario. Vedi, caro diario, Luca è mio figlio e come tale è la mia vita (ma d'altronde ogni figlio è vita per le madri), ma mai mi sarei aspettata una cosa del genere da parte sua...ma poi te lo spiegherò meglio. Mio figlio non è un ragazzo conteso dalle ragazze, anche se non è per nulla brutto: è magro, di altezza media, moro e con una buona parlantina. Ama giocare a calcetto e andare a correre con gli amici. In casa è un bravo figlio: educato, corretto e...appiccicoso con la mamma. Con me. Non so da dove iniziare, caro diario, credimi. Proverò comunque a descrivere ogni cosa che ricordo, grazie anche all'ausilio dei fogli sui quali scrivevo di getto quelle mie sensazioni, che ora sto mettendo sulle tue pagine. Perdonami se alle volte parlerò al presente ed altre al passato. Ti avevo accennato sopra ad un patto. Forse potrei iniziare da quel giorno. Vediamo un po': 10 febbraio, Italia Centro Meridionale: Caro diario, Quel giorno ero rientrata da lavoro presto, giacché la sera con mio marito e degli amici di famiglia dovevamo andare in un locale molto carino in centro città, dove si mangiava e dove si poteva giocare al biliardo. Non eccello in quel gioco, ma alla fine per stare in compagnia di amici di famiglia mi sarei comunque costretta ad improvvisarmi una promessa della stecca da biliardo. Tornata in casa, fuori pioveva, mio marito ancora non era rientrato. Pensai non ci fosse nessuno ...
«1234...»