Caro diario
Data: 25/04/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: InchiostroEMente, Fonte: EroticiRacconti
... cucina a discutere con mio figlio, sembrava che la soluzione stesse in alto mare. Talmente lontana da non poterla vedere, come fosse un miraggio. Su per giù alle 19:00 della medesima sera ero invece seduta sul letto della camera di mio figlio, con lui sdraiato, intenta a masturbarlo stando di fianco a lui celando un immenso e sconfinato imbarazzo. La soluzione al problema ora era più fattibile, e all'orizzonte si delineava il meglio. In un silenzio quasi tombale della sua camera, i soli rumori erano il suo ansimare e il mio braccialetto sulla mano che, causa il forte movimento per masturbarlo, si faceva sentire. L'imbarazzo era anche alle stelle causa le dimensioni del pene di mio figlio, fino a quel giorno a me ignote. L'eiaculazione che giunse a quasi un quarto d'ora dall'inizio del lavoro manuale, fu da rimanere a bocca aperta: densa, cremosa in forse 7 – 8 getti che andarono a sporcarmi la maglia. Fu quel giorno che tutto iniziò, caro diario. A cena mio figlio era più calmo. Aveva ripreso a mangiare con gusto e a far qualche battuta. Io ero imbarazzata ma, celando quel patto, come dovevo, ero conscia di aver trovato la soluzione al problema. Non avevo pensato ad una cosa: alle continue esigenze di mio figlio. 2 maggio, Italia Centro Meridionale: Caro diario, erano passati due mesi dall'inizio del mio “patto” con Luca. Le prime settimane la mia mano attenuava le sue fatiche universitarie, così come lo aiutavano i miei seni che ripetutamente palpeggiava a dovere. Non c'era ...
... giorno che mio figlio, all'insaputa del padre che magari era in salone intento nelle sue letture di classici greci e latini, veniva in cucina mentre cucinavo e mi palpava il seno standomi dietro, ed in modo non proprio da figlio. Non c'era sera prima di coricarsi che non mi invitava pochi minuti nella sua stanza, magari lanciandomi occhiate od alle volte con sms quando vedeva che tenevo il cellulare vicino a me...e dovevo nuovamente poi lavarmi i denti. Sì, caro diario, è così: dopo poche settimane avevo iniziato ad attenuare le sue fatiche universitarie e le sue mancanze con le ragazze, oltre che con la mano, anche facendogli dei pompini e delle spagnole. Dopo un patto del genere, quegli atti preliminari vennero da se. Caro diario, mio solo confidente, cosa non fa una madre per il proprio figlio? Il giorno 2 del mese di maggio ad esempio: in quel giorno, come riporto nella data di cui sopra, mia sorella festeggiava il suo 50 esimo anno e così ci invitò a casa sua. La festa fu molto bella, graziosa come del resto lo è Daniela (mia sorella). Un'ora prima di uscire da casa avevo masturbato Luca poiché lo vedevo in continua agitazione verso di me, con i suoi palpeggi e fare da polipo che oramai aveva nei miei confronti, in senso fisico. Decisi quindi di calmarlo onde evitare che durante la festa potesse avvicinarci chiedendo qualche sfogo. Fu una masturbazione svelta, anche perché stavamo quasi per uscire. Evidentemente non gli era bastato, e meno male che la casa di Daniela è a ...