La zia francese
Data: 25/04/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: morotto, Fonte: RaccontiMilu
Fra i parenti che ricordo con maggiore nostalgia, il posto d'onore lo occupa la zia Marlene, moglie dello zio Riccardo, la pecora nera della famiglia.Non era sempre stato così lo zio.All’inizio, andavo spesso con lui a pescare al fiume e nonostante avesse diversi anni più di me, si comportava come fosse un mio coetaneo.Sapeva attirare la fiducia della gente ed era un ascoltatore eccellente. Non interrompeva mai i discorsi degli altri e condivideva con passione le storie che gli venivano raccontate.Era molto riservato e quello che gli veniva riferito era come farlo col prete nel segreto del confessionale.Io mi confidavo con lui per le prime esperienze amorose e lui era prodigo di consigli e non mi aveva mai preso in giro o trattato con sufficienza. Per questo ero molto legato a lui e sentii la sua mancanza quando decise di partire per la Francia in cerca di fortuna, come tanti altri.Dai discorsi dei miei famigliari imparai che aveva aperto un piccolo ristorante e che si era sposato con una donna francese.I primi tempi le cose erano andate abbastanza bene.Quando ritornò a trovare i parenti portò con sé la moglie e ce la fece conoscere.Io m’innamorai subito di lei, appena la vidi.Era un angelo: un dolcissimo viso incorniciato da una cascata di capelli biondi, un corpo minuto ma che faceva girare la testa, per come si muoveva e soprattutto la sua voce, la sua bellissima voce, che arrotava l'erre e mi faceva impazzire.La osservavo in silenzio e pendevo dalle sue labbra.Lei si era ...
... accorta della mia simpatia e mi faceva un sacco di complimenti che mi facevano arrossire.Mi coccolava e mi prendeva fra le sue braccia, stringendomi forte ed io impazzivo di felicità.Avevo allora tredici anni e lei vent’otto e quell'estate che venne a trovarci lasciò un segno indelebile nel mio animo.Quando partì mi misi a piangere e lei, commossa mi baciò diverse volte sulle guance ed in ultimo, senza che gli altri vedessero mi baciò sulla bocca.- Mon cherì - sussurrò - questo bacio è il mio regalo per te. Pensami sempre! - Io non riuscivo a parlare e la vidi allontanarsi dietro una cortina di lacrime.Poi le cose cominciarono ad andare male: il ristorante non rendeva e così dopo avere fatto dei debiti, mio zio fu costretto a cedere il locale e ad arrangiarsi con dei lavoretti.Fu allora che cominciò a bere e a litigare con la moglie.Questa si dimostrò una brava donna perché sopportava in silenzio le angherie del marito cercando con la dolcezza di farlo smettere.I miei genitori avevano bisogno di aiuto per mandare avanti la loro attività e mio padre, che era molto legato allo zio, gli scrisse, invitandolo a tornare che avrebbe trovato un ottimo lavoro e ben pagato.Così rividi lo zio e la zia.Quando arrivarono rimasi di sale.Lo zio era quasi irriconoscibile: sembrava un barbone. Aveva gli occhi arrossati dal bere, il viso congestionato ed era invecchiato in un modo incredibile.La zia invece era splendida.Sembrava fosse partita il giorno prima. Aveva quasi trentaquattro anni ma ...