Margherita dolcevita -5° parte: vienimi dentro-
Data: 25/04/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoSguardoIndiscreto
... “Ora” le stava ordinando Angelo “Sali con la lingua sulle gambe, leccami tutta la pelle. Sali fin quassù” indicando le palle con un dito.
Margherita non se l’era fatto ripetere e, obbediente, aveva cominciato ad assaporare la pelle dell’uomo in ogni suo centimetro, prima la gamba sinistra, partendo dalla caviglia di Angelo, fin sulla gamba, fin sulla coscia, sempre più vicina ai coglioni dell’uomo. Angelo l’aveva presa per i capelli, frenando la sua fame e facendole intendere che doveva fare la stessa cosa sull’altra gamba. E Margherita aveva ripetuto la sua “preghiera”.
Ancora una volta, all’altezza del pube, Angelo l’aveva fermata prendendola per i capelli “Adesso spogliami” le aveva ordinato. La bocca di Margherita s’era allargata in un sorriso bellissimo, le sue mani s’erano portate alla camicia di Angelo e le sue dita stavano slacciando in bottoni, allargavano la camicia sul petto e si posavano sulla sua pelle. Angelo aveva alzato il busto dallo schienale per far che lei potesse sfilargli la camicia e, quindi, s’era accomodato di nuovo, aspettando i baci che Margherita non aveva tardato a fargli sentire. Il Petto di Angelo aveva un buon profumo: sapeva di pepe e di cuoio e lei si stava perdendo in quell’odore e nei ricordi che le risvegliava. E le tornavano alla mente il mare di quand’era bambina, l’odore del fieno nella stalla, l’odore delle spezie contenute nei grandi sacchi di yuta, l’odore del cazzo di Riccardo (il suo fidanzato di allora, quello, l’unico a ...
... cui prima avesse dato il culo), il suo primo orgasmo con la lingua tra le gambe, il senso di invasione che aveva provato, quando lui le era entrato dentro, ricordava come s’era sentita grande, donna; ricordava le mani che la stringevano, gli occhi che la cercavano, la bocca che la consumava; ricordava il fieno pungerle la schiena, mentre Riccardo la schiacciava con il peso del suo corpo e spingeva la sua verga nella sua fica da ragazzina; ricordava i baci sul collo e le dita tra i capelli …
Mentre era persa in quel profumo e in quei ricordi, aveva avvertito la mano di Angelo sulla testa, tra i capelli, dietro la nuca, aveva sentito le sue dita stringere le crine, s’era sentita allontanare da quel petto, sollevare leggermente e, quando aveva riaperto gli occhi, Angelo era a pochi centimetri dal suo viso e, ora, la stava baciando. Quella bocca che la carezzava, quella lingua che la invadeva, quei denti che la assaporavano. Il fiato nel fiato. Saliva su saliva. E, poi, ancora labbra e lingua e denti. Quei denti che, ora, affondavano nel suo collo, lasciandola a bocca aperta, sorpresa, senza fiato.
Adesso, Angelo la guardava, sempre tenendola per la nuca, prima di riavvicinare il suo volto al petto, spingendo in basso, verso il suo ventre, ad indicarle la strada.
Finalmente! Pensava Margherita, anche se un po’ “dispiaciuta” perché quel bacio fosse finito, finalmente adesso poteva “rendere grazie” a quel cazzo. Aveva ripreso il suo percorso, coprendo di baci, leccati e ...