Passeggiata dopo cena
Data: 25/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: torromato
E aveva firmato, mi aspettavo una cosa simile, i suoi colpi di testa e la sua ricerca di cose nuove sotto tutti gli aspetti, la vidi prendere la penna e la vidi scrivere il suo nome sotto la parola schiava…aveva accettato e poi passò il foglio a quel vecchio, firmò anche lui , aveva un sorriso strano e gli occhi gli luccicavano non saprò mai se di felicità o di goduria per avere una così bella donna nelle sue mani per ridurla a puro oggetto di piacere, poi fu la volta dei testimoni e uno di quelli ero io, mi sentivo impacciato e nello stesso tempo il mio cazzo si faceva ricordare, aveva una forte erezione e, mia moglie in quel momento se ne accorse, vidi il suo sguardo perplesso, sotto certi aspetti lei si era venduta a un'altra persona e io acconsentivo, l’avevo letteralmente ceduta, non ero intervenuto, non avevo fatto niente, ormai quel gioco perverso ci aveva preso la mano ed eravamo tutti e due caduti in quel gorgo di sensazioni….firmò anche l’altra donna, aveva ancora le dita con un leggero alone di sporco per aver masturbato Clara, la mia Clara nel culo, ma non se ne ebbe , firmò anche lei e un attimo dopo ci furono le prime parole di quell’uomo, di quel vecchio diabolico…
“E dopo la firma del contratto propongo un brindisi “
E così dicendo ordinò all’altra donna di portare da bere …….per tutti ci furono liquori e altro mentre per mia moglie un bicchierone d’acqua fresca e frizzante con una pastiglia. Fui interdetto non capivo,,,,,Clara teneva la testa bassa, ...
... era come se fosse suonata; troppi gli avvenimenti di quella serata. Era come se avesse saltato una staccionata di confine, non era più lei ma semplicemente era una schiava o, come l’aveva definita quell’uomo, un puro oggetto da educare con i buchi a disposizione di tutti. Quella frase sulla sua rosetta scura……
“Vedremo di renderla elastica, alla fine entrare nel suo culo sarà come entrare in figa“.
La gelosia mi rodeva e nello stesso tempo vedere mia moglie in quegli stati e al pensiero di che cosa le avrebbero fatto per rendere il suo culo elastico come una figa mi faceva andare il cazzo a mille……non ne potevo più. La guardavo ora con altri occhi, un puro oggetto da possedere…..si, i suoi buchi li avevo avuti a disposizione ogni notte e ora dovevo chiedere il permesso a quell’uomo per averli, e la cosa mi faceva perdere la trebisonda. Basta, basta quel gioco perverso era durato troppo e noi eravamo sprofondati in quel gorgo per la nostra sete di curiosità. Clara era li, nuda con il collare d’acciaio che le brillava attorno al collo ..e il suo corpo, le sue tette e il mento portavano ancora le macchie di piacere disseccato che non era mio ma era di un altro uomo che lei aveva succhiato come una baccante, lo aveva fatto in mia presenza e ci aveva preso gusto. Nella mia mente era ancora stampata l’immagine della sua bocca mentre assorbiva il cazzo di quell’uomo, lo aveva inghiottito fino alle palle , altro che i pompini che faceva a me. I suoi “ Basta” , i suoi “ Non ce la ...