Passeggiata dopo cena
Data: 25/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: torromato
... quell’erba, si posizionò e alzando la gamba la fece , uno zampillo giallo che si perse su quel terriccio bruciato dal sole e dalla siccità; la guardavo affascinato e, se devo dire la verità, anche eccitato, vedere mia moglie che piscia, così in pubblico, capivo in quel momento che quella pastiglia era un diuretico, sembrava non finisse più e mentre eravamo in quella situazione sentimmo un sospiro e una voce rauca ….”.un complimento a un simile animale…..” non ci avevamo fatto caso, avevamo visto un carrello di supermercato abbandonato con dentro delle cartacce, ma dietro quel carrello dormiva quell’uomo e ora si era svegliato e ci guardava …Due donne, una nuda a guinzaglio, e un uomo, e un altro uomo dalla barba bianca che si stava avvicinando al gruppo dopo aver attraversato la strada…ora erano li e dall’altra parte un vecchio ubriaco……
^ La strada, il traffico, il terrore di essere scoperta e nello stesso tempo un eccitazione unica, sotto i miei piedi il marciapiede, il caldo dell’asfalto, quell’odore di catrame misto all’afa della notte , ero tirata, l’altra donna mi strattonava, mio marito, quella persona con cui avevo vissuto fino a poco prima era al mio fianco, non lo guardavo mi sentivo impacciata ma l’eccitazione era al culmine, mi sentivo schiava, mi sentivo cagna,ero in calore e lo stimolo di urinare accentuava tutte quelle sensazioni, tirata e strattonata…mi piaceva e mi facevo schifo, mi stavo annullando ma non mi interessava,…..,sudavo, poi su ...
... quell’aiuola, e quell’ordine che quasi mi tramortì; quel piscia cagna mi fece quasi godere, sentii a quelle parole un piacere liquido che si allargava dal mio ventre e automaticamente mi bagnavo ancora di più, sapevo di avere le ninfe lucide, ma tutto si confuse con il piscio che feci e mi vergognai ancora di più perché mi scappò dell’aria, il mio corpo era teso come una corda di violino, mi stavo guardando attorno con la gamba alzata e poi, quel grugnito, era un accattone che ci guardava, presi paura, ero in pubblico e nuda……^
Una follia, feci per intervenire, quel barbone guardava mia moglie con aria famelica, per lui un miracolo da notte di Natale: una donna nuda e per giunta una gran bella figliola in sua presenza. Sicuramente era abituato a puttane di terza categoria alla fine della loro carriera. Guardava la mia Clara come un gatto guarda la preda, pronto al balzo. Si era alzato, era in piedi, in mano teneva un cartone di vino, pronunciò un “bella” con una voce rauca e mentre diceva quella parola ci giunse un alitata di vino mista a sudore. Clara rimase immobile completamente impietrita, ormai era sicura di non trovare spettatori e invece aveva trovato un barbone che se la mangiava con gli occhi. L’altra donna si girò verso l’uomo, sempre tenendola a guinzaglio e con voce fredda e impersonale “Si, non è male la stiamo educando sarà un ottima cagna, accarezzala se vuoi….” Volevo intervenire ma una voce alle mie spalle mi fermò di botto. “Non hai voce in capitolo; tua moglie ha ...