1. Inizio...


    Data: 26/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marco111

    ... bellezza. Mentre continuava la sua opera di baci portò una mano sulla mia asta e l’accarezzò delicatamente.Intanto io non capivo più niente, se avesse dato un paio di colpi decisi penso che me ne sarei venuto immediatamente...ma era abbastanza esperto da capirlo e si limitò ad accarezzarmi dolcemente. I suoi baci presero una direzione ben precisa e con la mano libera mi allargò le chiappe finchè non arrivò a toccare con la lingua il punto tanto desiderato.Il fatto di essere bendato, della trasgressione, della mano che lenta ma inesorabile continuava a masturbarmi e di quella lingua audace che cercava di infilarsi dentro di me mi fece disconnettere il cervello...e quando si fu riconnesso mi sorpresi a ritrovarmi piegato in avanti e con le sue dita che piano piano andavano avanti e indietro dentro al mio culo. Avrebbe potuto farmi tutto in quel momento, non ero mai stato così eccitato in vita mia..quando però mi stavo lentamente abbandonando nel modo più completo a quel piacere, di colpo si fermò e baciandosi la schiena si rimise in piedi.“E’ il mio turno adesso...”mi levai la benda e gliela misi a lui. Fu strano ritornare con gli occhi al mondo vero dopo aver vissuto in quei minuti in quell’universo parallelo di estasi.Gli tolsi la camicia e dovetti ammettere che aveva un fisico niente male, muscoli tonici e tutto depilato...ma il mio interesse era da un’altra parte...quindi scesi e mi misi a slacciargli i pantaloni.“Vedo che non perdi tempo” disse lui con il suo solito ...
    ... sorriso beffardo stampato sulle labbra.Abbassati i pantaloni presi i boxer per l’elastico e scoprì il suo cazzo. Era la prima volta che vedevo dal vivo un cazzo eretto che non fosse il mio. Era già scappellato, tutto bagnato (il sapere che anche lui era eccitato mi provocò un brivido) e più o meno delle dimensioni del mio, forse appena più lungo e più stretto. Questo mi rassicurò perchè dentro di me sapevo dove saremmo arrivati e non volevo che mi facesse troppo male.Rimasi qualche istante a fissarlo poi vidi Andrea che si toglieva la benda e guardandomi disse: “Su non fare il timido, so che muori dalla voglia di prenderlo in bocca”.Ormai l’imbarazzo era sparito e gli afferrai l’uccello con una mano. Poi mi avvicinai e gli diedi una piccola ciucciata, più simile a un bacio...restò un filino di liquido quando mi ritirai, dalla sua cappella alle mie labbra e questo mi tolse ogni freno inibitore. Aprii la bocca e me lo infilai più in fondo che potessi. Incominciai a pompare aiutandomi con la mano. Era una cosa fantastica, anche migliore che farselo fare un pompino. Sentire il suo cazzo pulsare nella mia bocca mi faceva impazzire...iniziai a prenderci gusto e considerando i suoi gemiti la cosa doveva essere gradita...il pensiero che potesse venirmi in bocca mi fece aumentare ancor più il ritmo. Volevo farlo venire, dargli piacere. Essere l’artefice dell’orgasmo di un’altra persona ti da un potere immenso.Dopo qualche minuto-secondo-ora (in quel momento il tempo non contava più) mi ...