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Predatori di sogni
Data: 09/09/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Altro, Autore: Valery92, Fonte: RaccontiMilu
Era quasi mezzanotte quando avevo deciso di abbandonare la festa che si era organizzata a casa di amici.Non saprei dire quali fossero stati i motivi precisi che mi avevano spinto ad andarmene. Probabilmente mi stavo un po� annoiando; ma c�era qualcos�altro che mi richiamava, pensavo continuamente al mio appartamento. Avevo quella strana sensazione di non aver fatto qualcosa di importante tipo aver lasciato il gas acceso o aver dimenticato un qualche appuntamento importante.Uscita da quella casa mi preparai a tornarmene a casa a piedi. Quella sera mi aveva accompagnata una mia amica e non avevo voglia di disturbarla facendole perdere il resto della festa per farmi riaccompagnare a casa in macchina.Lascio alle mie spalle la casa rumorosa e mi inoltrai nell�oscurità della notte, nella città che si stava apprestando ad addormentarsi.Trovavo affascinate la tranquillità che mi circondava, ma al tempo stesso era anche un po� inquietante.Più procedevo per la mia strada più notavo l�assoluta mancanza di rumore che mi circondava. Di solito, anche nella notte più tranquilla, c�è sempre qualche macchina o motore che se ne va in giro, un passante che porta a spasso il cane, oppure rumori che filtrano dalle case.Quella notte però non c�erano luci alle finestre e le strade erano assolutamente deserte. Persino in lontananza non si sentiva rumore di fondo. Solo il rumore dei miei tacchi mi faceva compagnia. C�era ,tuttavia, quella sensazione di un qualcosa che avessi dimenticato di fare che ...
... non mi mollava un secondo. Non riuscivo a godermi bene quella passeggiata al fresco.Ad un certo punto arrivai ad una biforcazione. Dovevo scegliere se passare dalla lunga strada principale ben illuminata oppure tagliare per un quartiere residenziale piuttosto tranquillo.Ero ferma che stavo decidendo il da farsi. Il quartiere era un ottima scorciatoia che mi avrebbe fatto risparmiare quasi mezz�ora di marcia e i tacchi incominciavano a darmi seriamente fastidio.L�idea, però, di avventurarmi per l�area residenziale mi dava qualche brivido. Il quartiere era male illuminato. C�erano sì molti lampioni, ma erano spesso coperti dagli alberi dei viali che crescendo senza controllo li avevano coperti lasciando passare ben poca luce.Il quartiere illuminato in quel modo mi sembrava quasi spettrale; proprio l�opposto della strada principale che era illuminata quasi a giorno dai pali della luce. Alla fine quella sensazione di dover fare qualcosa di urgente mi spinse a scegliere per la scorciatoia.Anche se era tardi in quel quartiere avrei dovuto incontrare un po� di movimento; ma al pari del pezzo di strada che avevo già percorso prima non si muoveva un foglia. Nemmeno un gatto girovago a farmi compagnia.Percorrevo quei marciapiedi piuttosto velocemente guardando spesso in quei giardini bui che si affacciavano sulla strada. Una strada che era appena un po� più luminosa della normale luce notturna irradiata dalla luna.Ad un certo punto, forse l�apprensione, mi fece credere di sentire dei ...