Averti accanto
Data: 28/04/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... posture effettuabili, saggiando multipli orgasmi ogni volta differenti.A quel punto slacciai la cintura del pastrano, rimasi vestita con i sandali ai piedi e con i lacci che s�intrecciavano sulle caviglie, mi sdraiai su quel letto in cui potevo ancora annusare l�odore del sesso, o forse fu solamente la mia suggestione, sollevai l�abito, aprii le cosce e allungai le braccia sopra la testa. Una posizione alquanto bizzarra la mia, come se volessi attendere qualcosa o qualcuno e offrirmi totalmente arresa e capitolare. Io mi contorcevo senza toccarmi, forse in balia del dispiacere e della sofferenza o in altre parole di quel diletto ossessionato e sconvolto che si stava impossessando interamente di me. Io avevo guardato Veronica, però non mi ero ancora resa conto se fosse bella oppure no, giacché nella mia mente non distinguevo né il colore dei suoi capelli né dei suoi occhi. Non desideravo e non cercavo più niente, sennonché chiusi gli occhi in quella posizione, dato che forse svenni e quando riaprii le palpebre mi sentii ancora più pesante di prima, perché pareva come se avessi dormito da un�eternità. Gli occhi di Daniele erano inchiodati sopra le mie gambe, Veronica accanto a lui gli comprimeva il cazzo fra le mani, fu in quel preciso istante che io gemetti di dolore, un lungo rantolo di cane ferito accompagnava sfiduciata la mia disperazione.Il cuore fu colpito da un�infinità di spilli, fu come se fosse stato pressato da una morsa, lui fece un gesto con la mano e Veronica ...
... s�abbassò su di me, dato che mi penetrò con due dita e m�inarcai accidentalmente. Con una sbirciata aspettai lui, ma era oramai piegato sotto di lei dove potevo scorgere la sua lingua che accarezzava il suo sesso rossiccio. Veronica aveva i capelli rossi e ricci, lunghi un po� sopra le spalle, gli occhi color nocciola e grandi con lunghe ciglia, poiché evitavano con cura di guardarmi. Lei indossava un abito dipinto con degli ornamenti floreali, di quelli che io ho detestato di continuo e su cui anche lui aveva espresso senza sottintesi più volte il suo disinteresse, infatti, in quell�occasione io mi ritrovai a sussurrare:�Puttana, lui aborrisce i tuoi vestiti�. Lei mi sorrise e replicò con la voce brusca e tagliente:�Ah sì? Bene, allora è il caso di sfilarmelo�.Le sue dita premevano ancora sul mio sesso, io non potevo più controllare la mia eccitazione perché urlavo, però non soltanto di piacere. Lui si spostò, lei sfilò via il vestito e mi mostrò il suo corpo nudo e abbronzato su cui spiccavano due seni sodi e sferici. L�agguantò per i fianchi e la penetrò senza pensarci davanti ai miei occhi, con una spinta ben assestata e il suo cazzo era già all�interno di lei.�No, così non potete � - urlavo io, mentre le lacrime erano impietose, giacché scorrevano senza fermarsi.Io raccolsi come potei le forze e m�alzai sulle ginocchia in corrispondenza dei suoi seni spogliandomi, afferrai il suo capezzolo stringendolo fra le dita e lo succhiai energicamente, dal momento che sul suo ...