ANATOMIA DI UN ADULTERIO
Data: 28/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Roca
... portare una mano sulle sue gambe facendola risalire sotto la gonna, dietro le sue cosce fino a carezzare la pelle nuda sopra le calze, e il sedere attraverso l�impalpabile indumento che lo copriva parzialmente.A quel contatto la mano di Emma strinse fortemente il pene e nel scivolare su di esso si attardò a palpare i testicoli, scese ancora e si insinuò fra le cosce che trovò lisce quasi quanto le sue. Il tentativo del ragazzo di aprirle per agevolare quell�esplorazione, venne impedito dai calzoni calati ai polpacci, allora lei si rialzò e dopo aver allontanato il tavolino, si inginocchiò e li fece scendere completamente. Per sfilarli dovette slacciare e togliergli le scarpe, finì di spogliarlo e gettò gli ultimi suoi indumenti sopra una poltrona permettendogli finalmente di aprire le gambe.Esultò! Carlo era nudo, completamente nudo, ed era bello, ed era suo! Guardò il petto moderatamente muscoloso, decorato da un ciuffetto di peli radi che alla donna fecero tenerezza, poi il suo sguardo scese attirato come da una calamita dal cespuglio folto, alla base del quale si innalzava un membro che alla donna parve più desiderabile che mai. Non lo prese subito, accarezzò l�interno delle cosce ora aperte salendo ai testicoli che palpò ancora lungamente.Sentì la mano di lui muoversi nei suoi capelli, Emma con un fremito intuì quello che ora lui desiderava e che lei sapeva di dover fare, di voler fare e che fin�ora non aveva mai fatto a nessuno, neanche a suo marito malgrado le sue ...
... insistenze. Le vennero in mente le scene delle cassette porno e stranamente non provò la ripugnanza che aveva provato allora.Si chinò con il mento fra le cosce del ragazzo, poggiò la bocca contro il gonfiore dello scroto, fu colpita dal suo odore particolare ma per nulla sgradevole che la indusse a dischiudere le labbra e a lambirlo lentamente, devotamente, incollandone i peletti alla pelle, su fino alla base della verga che la sua mano aveva ripreso e premeva contro il ventre di lui, quindi la risalì con piccoli baci che sarebbero stati casti se non fossero dati su un membro caldo e rigido. Lo ridiscese nella stessa maniera e quando nuovamente lo risalì, fu con lievi colpetti della sua lingua seguendo il gonfiore che si innalzava fino al nascere del glande, lì si attardò istintivamente, incoraggiata dal lungo sospiro che lui emise.La sua mano lasciò il membro che si scostò abbastanza dal ventre perché lei potesse aprirvi la bocca. Ad Emma tornò in mente quello che aveva visto nelle cassette hard, chiuse le labbra sotto la cappella e vi passò sopra la lingua meravigliandosi di sentirla morbida e liscia. La mano nei suoi capelli premette lievemente il suo capo quasi con gentilezza, e questo la incoraggiò a scendere maggiormente.Il membro era ora nella sua bocca, Emma si attardò a passarvi la lingua poi la bocca risalì, scese ancora, salì, scese, nel risalire lo succhiò con una voluttà che la stupì, poi la sua bocca non cessò di andare su e giù, su e giù.� Oh cosa sto facendo . . . ...