1. Tutto quello che ti serve


    Data: 28/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... un gioco di forza con sé stesso, visto che si auto proibiva nel cercarla. L�ebbrezza della presenza e dell�assenza di lei che comunque colmava la sua anima, dato che lo lasciava esausto e stordito. Lui le stava obbedendo, sentiva quell�oggetto allargarlo e colmarlo, giacché era per lui come se lei fosse lì a sorridergli, lui sentiva la forza dello sguardo di lei penetrarlo quanto quell�oggetto, il suo corpo non trovava pace, il desiderio ne attraversava ogni nervo, lui era posseduto, aveva bisogno d�essere invaso da lei, unicamente da lei. In alcune circostanze s�interrogava come fosse in grado di percepirla in tal modo, lei che era in tal modo nobildonna, ciononostante metteva in atto facendolo tremolare ed evidenziando interamente al meglio le sue più abili menzioni e le sue note d�aristocratica. Abilmente gli mostrava l�esigenza d�essere adoperato, flesso, sottomesso e infine vinto, mentre si chiedeva che cosa stesse architettando e tramando, poiché era nello stesso tempo certo che fosse qualcosa d�esaltante, d�unico, nondimeno per loro perfetto.In quell�occasione lanciò uno sguardo curioso in direzione della sala, sfuggendo congratulata sulla porta aperta della stanza da bagno, giacché quella vista lasciava intenzionalmente scandagliare la bellezza blasonata e nobiliare del suo interno. Attualmente era arrivato sennonché il momento d�approntarsi, perché Lidia la sua amica, le aveva raccomandato d�andare da lei almeno due ore prima per poter agevolmente irrompere in quel ...
    ... completo in gomma di lattice, dato che ci sarebbe voluta una lunga e accurata preparazione, però ne sarebbe valsa la pena. Dove cazzo era andata a cacciarsi? Non era rintracciabile in alcun modo da diverse ore, giacché iniziava a preoccuparsi davvero, ma non per lei: il fatto era che la voleva, dannazione, la voleva al punto che si sentiva mancare il fiato. Ogni centimetro del suo corpo desiderava fondersi con quello di lei, ma sapeva che non sarebbe accaduto, perché avrebbe dovuto metterci tutta la sua forza. Lei stava preparando una delle sue fantasie, la stava allestendo, lui avrebbe dovuto capire dove voleva condurlo, successivamente strabiliarla, bramando d�uscire dal tema quantomeno brevemente dal suo bersaglio. Non si sarebbe sottratto naturalmente, malgrado ciò il suo compito era in ultimo cogliere il modo per non farla trionfare, almeno non integralmente. Lei se l�aspettava e lui si divertiva un mondo a compiacerla, anche quando il lampeggiare dello schermo del cellulare qualche ora dopo lo colse impreparato:�T�attenderò nel vicolo del porto vecchio al numero quattordici. Io sono certa che tu capirai molto bene dove dovrai citofonare. Alle ventidue allora, intesi�.Un sospiro d�autentico sollievo lo attraversò tutto e l�uomo sorrise. Nora aveva fatto un lavoro spettacolare, il completo di gomma di lattice la fasciava come un guanto, i tacchi a spillo d�acciaio brillavano riflettendo la luce delle candele disseminate per la stanza, perché mancavano pochi minuti alle ore ...