1. Il tempo delle banane


    Data: 30/04/2018, Categorie: Etero Autore: miriana

    Oggi ,che ho raggiunto la maggiore età, alcune volte torno a scrutare nel mio passato, quando tutto mi era proibito ed io, con la fantasia, scopavo gli attori o i cantanti più famosi, mentre, nella realtà, facevo solo uso di cetrioli o di banane, che poi, puntualmente, gettavo nella spazzatura, visto che sovente, li usavo quando avevo il ciclo, un momento, per me, di particolare ardore vaginale, di fantasia erotica assoluta. Surrogati del sesso che adoperavo sul bidet quando le mie cose eccedevano in perdite, o sul letto, in camera mia quando il mestruo era terminato. Probabilmente, era stata proprio una di quelle volte che mio fratello mi aveva poi sorpresa mentre mi davo piacere da sola. Ma non è di questo che voglio parlare oggi, bensì della mia ultima conquista, o meglio, dei due uomini, amici fra di loro, che ho conosciuto casualmente alla fermata del bus, con i quali avevo mandato alcuni improperi all’indirizzo dell’azienda tranviaria che ci aveva lasciati per quasi un’ora in attesa d’un mezzo, e con i quali, avevo poi fatto il viaggio, chiacchierando in amicizia, fino alla mia fermata. Ovviamente, ci eravamo scambiati i numeri di telefono con la promessa di ritrovarci per andare a bere qualcosa insieme. Il primo a chiamare fu Ezio, trentacinque anni, un ragazzone alto quasi due metri, e che mi diede un appuntamento al bar centrale per la sera stessa, lasciandomi intendere, non avendo mai accennato dell’amico Nicola, che sarebbe venuto da solo. “ Beh! ” pensai “ sarà ...
    ... meno faticoso tener testa ad uno solo di loro ” . Infatti, c’era soltanto lui, seduto in uno dei piccoli separé di cui era fornito il bar. Per l’occasione, avevo indossato dei leggings aderentissimi, ed una maglietta cortissima che lasciava scoperto abbondantemente il girovita , e sopra, un giubbetto in jeans dello stesso colore dei pantaloni. “ Wow, come sei sexy …! ” mi aveva accolta, appena mi ero avvicinata a lui, bello come il principe azzurro delle favole, nel suo completo grigio chiaro, esaltato dalla camicia celeste cielo e la cravatta appena leggermente più scura, come tonalità di azzurro. “ Ti prego, accomodati ” mi aveva invitata, scostando prontamente una sedia dal tavolo per poi sospingerla sotto i miei glutei, già frementi per il gesto cavalleresco, al quale, non ero di certo abituata. “ Cosa ti posso offrire? ” mi chiese accomodandosi non più dov’era seduto prima che io giungessi, ma sulla sedia accanto a me , affermando: “ Sei troppo carina per lasciare che un pezzo di legno nasconda ai miei occhi un solo millimetro del tuo corpo ” lasciandomi ulteriormente estasiata dai suoi modi davvero gentili e cavallereschi. Per adeguarmi al fascino del momento, avrei dovuto scegliere campagne, o drink di pari genere, invece, sfacciatamente, ordinai una grossa coppa di gelato e panna, subito imitata da Ezio che mi confidò d’essere anche lui amante di quella leccornia. La serata era incominciata in modo stupendo. Io gli avevo confidato cose mie insignificanti, tanto per ...
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