Il tempo delle banane
Data: 30/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: miriana
... logica, avrei dovuto offendermi per il suo modo di fare, ma di fronte alle allettanti prospettive di possedere entrambi, finsi di non capire. Dopo qualche istante di silenzio. “ Ti rendi conto, Miriana, che si è concretizzata una mia fantasia? E’ da ieri che il mio pensiero ti insegue, che ti configuro qui, accanto a me, senza Ezio, ovviamente; e non posso dire quello che pensavo di farti …, sarebbe troppo sconcio dichiararlo ” se ne uscì Nico, seriamente, in un dialogo che pareva fosse diretto soltanto a se stesso. “ Ma bravo …! Io te la porto fino a casa, e tu mi vorresti escludere? Sei proprio irriconoscente ” lo redarguì Ezio, bonariamente. Per spezzare la loro finta diatriba. “E chi vi dice che io sia disposta a cedere alle vostre avance? Prima d’ogni altra cosa, io faccio sesso con un uomo alla volta, e poi, solo se sono io a decidere se farlo o meno, e con chi mi garba … ” gli feci notare per fargli capire che senza la mia volontà, nulla era possibile. “ Che la scelta sia la tua, per me va bene ” intervenne Ezio, sollevando le spalle. “ Anche per me ” confermò Nicola, mettendo la sottoscritta in imbarazzo, dato che spettava a me decidere cosa fare da quel momento in avanti. “ Bene, allora, voglio che ognuno di voi mi faccia la sua esclusiva proposta, poi deciderò chi sarà il mio solo amante, questa volta ” proposi loro, più per dire qualcosa che per altro. “ Io desidero gustarti perché sei una ragazza speciale, perché mi stordisci con il tuo fascino, mi fai ...
... ribollire il sangue nelle vene solo a guardarti … ” disse Ezio, per primo. “ Io desidero amarti come se tu fossi davvero la mia donna … ” sussurrò con dolcezza Nico, soprattutto senza distogliere gli occhi dai miei come aveva fatto Ezio facendomi la sua proposta. Mi sentivo davvero in imbarazzo a dover escludere uno dei due, ma non potevo certo rimangiarmi la promessa. “ Nico, voglio essere amata da te. A fare sesso con Ezio, avrò tempo un’altra volta ” dichiarai, andandomi a sedere sulle sue gambe, leggermente tremule, forse per l’inattesa mia scelta. “ Allora io tolgo il disturbo, vi lascio da soli ” propose Ezio, visibilmente contrariato. “ Non è necessario. Puoi anche rimanere a guardare. Sarà di sicuro più eccitante sapere che qualcuno assiste al nostro rapporto sessuale …! ” affermai io, stupidamente, soprattutto perché mi sentivo in colpa a cacciarlo in quel modo. Senza dire nulla, Ezio si accomodò sul lato opposto del divano, si allentò il nodo della cravatta, si tolse la giacca, in chiara attesa di vederci all’opera. Di lì a poco tempo, eravamo entrambi nudi. Nico, si era impossessato subito delle mie labbra, della mia bocca, esplorata dalla sua lingua nel più profondo della gola, mentre, con il dito indice, mi sondava l’interno della vagina alla ricerca del mio punto GI, sensibilità che mi procurò una forte eccitazione, seguita dalla voglia di averlo dentro di me anche col suo membro, già indurito al parossismo, fremente in tutta la discreta misura donatagli dalla natura. ...