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Venire o non Venire
Data: 01/05/2018, Categorie: Altro, Sesso di Gruppo Incesti Dominazione / BDSM Lesbo Sensazioni Autore: Mystral, Fonte: RaccontiMilu
... l'unica che poteva aiutarti era lei�Il ragazzo si girò pietoso verso di me chinandosi a terra in un inchino di supplica, ma a parte la sorpresa mi sedetti sul letto vicino a Giulia sospirando.�la realtà ormai è che mi sono stufata di essere l'unica sana di mente o con una coscienza, lui almeno è più onesto di me�.Lo guardai supplicante ed allungai un piede sotto di lui sentendo il suo respiro farsi ancora più marcato; poi, di li a breve, ricevetti i primi baci sul collo del calzino.�gli piace visto?��credo gli piacerebbero anche quelli di una zingara in quello stato...��si, forse è vero. Adesso che vuoi fare?��nulla. Me ne torno in camera, tu continua a fare quello che ti pare, ma poi vieni da me che non ce la faccio più�A quel punto mi venne vicino l'orecchio bisbigliando.�e se usassi lui? è un bravo ragazzo non dirà niente a nessuno...�Mi girai verso di lei allontanandola con una mano, ridendo per la sua pazzia senza fine, poi restai a guardare Andrea a terra sotto di noi che ancora cercava avidamente la pianta del calzino.Il guardarlo mi ricordò me ed il rivedermi a quel modo mi fece quasi schifo, dandogli una piccola spinta per farlo allontanare.Cadde all'indietro addosso all'armadio ed alzandomi gli andai davanti con il cuore che batteva all'impazzata.�ti piace che due sorelle ti maltrattino?�Non rispose, ma ebbe modo di fare un cenno col capo di assenso.�sei davvero un pervertito, mi fai quasi arrabbiare... eri così educato solo per questo l'altro giorno, speravi ...
... accadesse?�Stavolta rimase immobile ascoltandomi.�a cosa pensavi quando guardavamo il film in camera mia? Volevi questi?�Alzai una gamba e forse con eccessiva forza gli calpestai i pene legato sotto il piede facendolo urlare non poco.Quando vidi quella bocca aprirsi una contrazione spinse l'ago della bilancia verso il male ed abbassai i pantaloni della tuta fin sotto le cosce restando con il piede sopra di lui.�scusami, ma non ce la faccio più neppure io...�Con un briciolo di lucidità riuscii a scusarmi prima di prendergli il naso e tapparlo con le dita; lo tirai un poco a me sotto lo sguardo a dir poco esaltato di Giulia e con un gesto secco lo infilai nella bocca assaporandone il calore e la vischiosità.Andrea tossì diverse volte dimenandosi un poco per la sorpresa, ma più si dimenava più sentiva dolore per via del mio peso, quindi dopo qualche secondo decise di rimanere fermo gemendo come un cagnolino.Vinta dal piacere iniziai a scopargli la bocca facendolo scendere fino alla gola e nel frattempo anche Giulia aveva preso a toccarsi furiosamente per quello spettacolo che non durò più di qualche minuto.Quando sentii l'orgasmo risalire dal mio corpo lo lasciai nuovamente respirare dal naso, ma lo premetti con la testa talmente forte che il pene sprofondò dritto nell'esofago riversando nello stomaco il contenuto di tutti quei giorni di tormento.Ci persi quasi il senno.Gridai forte anche io sentendo i suoni disgustosi emessi da Andrea per inghiottire quella massa enorme di liquido, ...