Volo notturno
Data: 01/05/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Accenno e arsura, barlume e canicola, ovvero penombra e calore. Se lo meritava ampiamente, in tal modo decise che sarebbe stato vaniglia e musica, prendendosi il piacere di spogliarsi seminando i vestiti qua e là con quella scia di cotone egiziano fino alla stanza da letto:�Louis, io ti amo�.Il sound del jazz nero che preferiva accompagnava ogni movimento fino ai rubinetti, alla scelta del telo da bagno blu, così avvolgente e talmente maschile, una nuvola di vapore galleggiava rendendo vago il color crema del bagno, che assumeva la consistenza e il profumo d�un soffice e cremoso budino. Si sentiva come Alice nel �Paese delle meraviglie� guardandosi nello specchio sfiorando la pelle chiara, che si confondeva nell�aria profumata. I riccioli lunghi e il rosso cupo si stavano inumidendo, il piacere del vapore prima del bagno le scorreva sul corpo regalandole già una sensazione di benessere. Accese le candele al mirto e scivolò nella gloria della schiuma che riempiva già la vasca.L�acqua l�avvolse in un abbraccio di mille dita, sciogliendo le tensioni, liberandola in un sospiro profondo, mentre le fiammelle oscillavano più fioche, la coscienza s�apriva alla sola consapevolezza d�essere immersa in sensazioni piacevoli. Resistette alla voglia improvvisa d�accarezzarsi e rovesciò i palmi verso l�alto in un totale e completo abbandono, dopo ondeggiò impercettibilmente lasciandosi lambire dalle minuscole onde che ondulavano l�acqua, la tentazione però era forte, nondimeno sapeva che ...
... non le avrebbe dato molto, se non il senso d�un bisogno più intenso. Aprì gli occhi godendosi la schiuma che le scivolava lungo il corpo, mentre s�alzava avvolgendosi nel telo. Il letto l�attendeva accogliendola nella sua frescura, in quanto sognava spesso d�essere una servile persona indiana che attende il desiderio del suo signore. A questo proposito aveva persino comprato la tintura di henné per rinfrescarsi, quando il calore divampava in lei senza trovare la via. Le sue erano fantasie che s�accavallano nella sua mente come girandole impazzite in un vento fuso, visioni che a volte le apparivano così reali da toglierle il sonno. Il bagno era un rito, un atto d�amore e di disciplina. Spense lo stereo con un gesto pigro della mano sul telecomando e restò nuda e immobile nella seta, nel silenzio e in compagnia del profumo del mirto e della vaniglia che aleggiava nella stanza. In seguito allontanò i pensieri della giornata, impressioni di volti e di parole dalla mente, per lasciarsi cadere nel sogno che l�avrebbe accolta come una casa dell�anima. Non sentì più nulla, perché la realtà perdeva i suoi contorni definiti, le sensazioni fisiche sempre più rarefatte la liberavano anche del corpo e dei suoi richiami. Lei avrebbe volto attribuire un nome, al colore del luogo in cui sentiva di passare, incorporea eppure sensibilissima attraverso canali che non sapeva di possedere.Lei fluttuava come vapore nel nulla restando se stessa, improvvisamente consapevole d�ogni istante del suo ...