Volo notturno
Data: 01/05/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... appieno quel sorriso tranquillo con cui lui accolse questa fuga annunciata. Forse la sua stessa fantasia la stava travolgendo, ma doveva andarsene, dal momento che poteva lavorare benissimo anche a casa, perciò afferrò la cartella assieme alla borsa e camminò fino al parco, senza vedere nessuno sedendosi all�ombra ritrovando un minimo di quiete. Era pazzesco, doveva controllarsi in fretta oppure non avrebbe potuto nemmeno lavorare, in quel momento inspirò l�aria autunnale ancora tiepida e infine si calmò.Le settimane passavano e la campagna pubblicitaria progrediva a un ritmo entusiasmante, malgrado ciò doveva riconoscere che il talento del nuovo creativo era reale e non era affatto infelice fare affari con lui. Lui era amabile e magnetico, però affidabile, una specie di rarità, in quanto l�agenzia aveva visto davvero giusto confermandolo. I giorni passavano in una sorta di tregua professionale, ma la notte era un perenne susseguirsi d�immagini roventi che la lasciavano totalmente pulsante e snervata, giacché si svegliava la mattina con le lenzuola aggrovigliate e di frequente umide. Chiuse la valigetta e si preparò per uscire, quella sera più che mai, visto che le occorreva un bagno rilassante alla camomilla. Lo aveva incrociato sulle scale dopo la pausa pranzo e lui l�aveva guardata con il solito sorriso di tranquilla attesa sulla bocca, come se conoscesse i suoi pensieri al di là della banalità delle parole che si scambiavano nell�ambiente di lavoro.A casa accese le luci ...
... e puntò lo stereo al massimo, la penombra l�irritava, preparò il bagno calmante con controllata efficienza e scelse Chopin, scostò le lenzuola di lino chiaro e si spogliò disponendo la giacca, la camicetta e i pantaloni con cura, si sciolse i capelli ed entrò nella vasca. L�aroma delle erbe di campo era gradevole, aggiunse i fiori di camomilla e li guardò galleggiare sull�acqua limpida mentre le sfioravano la pelle, sentì i petali adagiarsi sui capezzoli e un brivido le attraversò rapidamente il ventre. Chiuse gli occhi e fece scivolare le mani tra le cosce, sui seni, inarcandosi nella vasca e aprendosi al piacere solitario che ormai era la sua medicina. Lei esecrava quel tocco addestrato quanto chi le accendeva la voglia, in quanto non poteva cedergli. Era una sfida, una tortura indicibile, perché sarebbe bastato davvero poco, ma non poteva essere una delle tante che sospirava nel vederlo, giacché anche in ufficio per lui avevano smesso d�indossare la biancheria sotto i capi alternativi. Ormai lo evitava quando disegnava per non guardargli le mani così grandi e forti, quelle dita che avevano sognato anche troppo, soprattutto nella vasca come adesso mentre le muoveva su e giù prima di perdersi nell�acqua offuscandosi tra i suoi fluidi tra quei fiori di campo.S�asciugò in fretta gettandosi nel letto tirando il lenzuolo sulle spalle, ancora un poco e avrebbe indossato anche i pigiami, perché doveva dormire per cancellare quei tormentosi pensieri. Vederlo dormire nudo sotto un ...