1. Volo notturno


    Data: 01/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... essere profondo e di un�eterna, inconfessata e inespressa domanda. Essere unica con l�energia dell�universo che l�attraversava permeandola era davvero inspiegabile, sentire il passaggio di dimensioni simili alla propria, come una carezza lenta che lascia un po� del calore delle dita sulla pelle, avvertire il sangue rintronare lontano come il piacere per una libera scelta, rimandato sotto le spinte di un�amante carnalmente paziente e tollerante. Perdere a poco a poco il senso di sé come travolta dall�estremo del piacere, dopo ritornare lentamente nella dimensione di sempre, in quel corpo snello, abbandonato nell�incoscienza e nel sonno, come sempre in seguito risvegliarsi un po� frastornata e spaesata, scoprendo in ultimo un vago sentore d�umido tra le cosce prima di riprendere il ritmo della quotidianità.La doccia, i caff&egrave, gli abiti, il trucco, la borsetta e le chiavi, ecco una nuova giornata in ufficio, attenzione, efficienza e un po� d�allegria se possibile, un�occhiata all�agenda, visto che le interviste avrebbero occupato tutta la mattinata. Lei si era convenientemente chiamata fuori, perché preferiva concentrarsi sul portafoglio dei clienti, i quali avrebbero proposto la nuova campagna, in quanto i soci si sarebbero assicurati il creativo più adatto per il benessere dell�agenzia, perché ne era certa. In tal modo si concentrò sui profili e sobbalzò all�istante quando la segretaria s�affacciò alla porta nel chiamarla: lo avevano trovato. Non che ci fossero stati ...
    ... dei dubbi, una stretta di mano, una chiacchierata per ambientarsi, il solito circuito e infine sarebbe potuto tornare al carteggio dei clienti. La prima occhiata fu innocua, superficiale, però lo sguardo che cattura il suo non lasciava illusioni. Un predatore, ecco che cos�era, altro che creativo, perché decise a quel punto di metterlo alla prova, però si rese conto in fretta che era ciò che quell�uomo desiderava.Energia pura era l�unica definizione, l�atipica conclusione che le venisse in mente per il modo in cui si muoveva, mentre le mostrava i suoi lavori. Estro, genialità e ingegno, era ciò che risaltava dai progetti che spiegava sul tavolo obliquo. Lui non faceva nulla per attirare l�attenzione, nemmeno un sorriso, eppure l�intensità degli occhi, quella voce misurata e profonda l�incatenava scompigliandola più del corpo longilineo e solido che sfiorandola accidentalmente. Forse era rimasta troppo tempo senza un uomo e questo la rendeva più vulnerabile, ciononostante era certa come di respirare che lui lo avesse già intuito e lo detestava per questo motivo. In quell�istante desiderò improvvisamente di possedere una gonna pantalone, al posto della tunica morbida e sfrangiata che indossava, tuttavia una cosa la poteva fare, dato che s�affrettò per scusarsi mentre si rifugiava in bagno per raccogliersi i capelli. Sarebbe apparsa ridicola, però non aveva scelta, tornò in ufficio soltanto per allontanarsi dal gruppo che stava festeggiando ancora il nuovo arrivato ignorando ...