1. 165 - Il babbo scopa la sua figliola Michela e poi se la incula.


    Data: 02/05/2018, Categorie: Etero Incesti Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... loro c'erano anche i loro figli, due maschietti sui diciotto anni ed una femmina più vecchia che poteva averne all'incirca ventidue, ventitré.Mi ricordo che io, immersa in quel lusso sfrenato, faticavo a scendere dalla mia nuvoletta. Osservavo tutti i particolari, i miei occhi vagavano qua e là e si soffermavano, ora sulle scintillanti posate in argento, ora sui tre calici di cristallo sfaccettati, che si trovavano ordinatamente disposti davanti ai piatti con il bordo laminato in oro. Notai che le impeccabili divise dei camerieri erano di colore e di foggia diverse da quella dell'azzimato maggiordomo. Ad un certo punto, mi accorsi che la contessa alzava il dito indice della mano destra, quasi ad indicare un lontano punto sul soffitto ed immediatamente, il maggiordomo accorse al suo fianco, lei fece un impercettibile cenno con gli occhi e subito uno dei calici sparì ed in pochi secondi ne comparve un altro. Vidi poi il capo rimbrottare sottovoce una ragazza vestita con il grembiulino bianco, lei subì la ramanzina con il capo chino, poi si fece carico del bicchiere incriminato e se lo portò via. I camerieri elegantemente, ci servirono i vari e numerosi piatti, tutti molto decorati e colorati ma venendo al sodo, le razioni, non furono in verità nemmeno troppo abbondanti. Comunque, dopo la frutta, il dolce, il caffè ed i vari liquorini, io credetti che la mia povera pancia stesse per scoppiare.La conversazione si fece più particolareggiata e così venimmo a conoscenza della ...
    ... storia della Cenerentola Matilde. In pratica aveva conosciuto il giovane conte Lapo ed abilmente se lo era sposato, divenendo di diritto contessa di Val del Monte. Così da povera contadinella ora era divenuta una ricchissima donna rispettata ed onorata da tutti.Verso la mezzanotte, il maggiordomo, si assentò un attimo e ritornò con in mano un'agenda, si apprestò alla destra del conte, posò sul tavolo lo spesso diario aperto e con l'indice guantato di bianco, probabilmente, mostrò al suo "padrone", tutti gli appuntamenti e gli impegni per il giorno seguente.A conferma di ciò, lui, da lì a poco, scusandosi con noi, ci salutò e se ne andò, scomparendo sulla scala in marmo rosa. Dopo altri dieci minuti anche Matilde si alzò, si scusò a sua volta e ci disse che se volevamo potevamo rimanere ma che lei si sentiva molto stanca e che sarebbe andata a letto. Per educazione seguimmo il suo esempio ed anche noi salimmo la scala ed entrammo in camera nostra.Mio padre era molto brillo, mi accorsi che rideva con estrema facilità e che camminando, non riusciva a tenere bene l'equilibrio.Andai in bagno per prima e dopo essermi rinfrescata i punti strategici, mi infilai la mia mitica camicia da notte grigia lucida ed uscii. Mio padre, vestito dei soli boxer, se ne stava seduto sul letto, tenendo i gomiti appoggiati alle ginocchia e la testa fra le mani.......�Papà, stai male??? �Si voltò sorpreso, come se fosse la prima volta che mi vedeva in vita sua e poi..........�No, no, sto benissimo, mai ...
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