La fisioterapista
Data: 02/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Svizzero85
... dei capi, in realtà si presentava frettolosamente il proprio caso, si ascoltava i primi 2 minuti della presentazione finché i boss della medicina non cominciavano a divagare discutendo di casi passati come un gruppo di reduci che si raccontavano storie di guerra oppure, avevo spesso l�impressione, un gruppo di pescatori che esagerava sulle dimensioni del pescato. Insomma, una gran rottura di palle. Osservai i miei colleghi, chi fingeva d�ascoltare, chi giocava col cellulare, uno addirittura che si scaccolava sfacciatamente.Improvvisamente i miei sensi si allertarono, qualcosa non quadrava, mi girai alla mia destra e la vidi. Era carina, molto carina! Indossava la casacca blu dei fisioterapisti (e non chiedetemi cosa ci facesse una fisioterapista a una riunione di pneumologi) che rendeva il suo corpo piuttosto anonimo nascondendone le forme. Ma il viso, il viso era qualcosa di straordinario, non potrei mai descriverlo in maniera efficace, aveva gli occhi blu chiaro dal taglio fine ma senza sembrare una fottuta cinese, il labbro inferiore era lievemente più carnoso di quello inferiore, il naso lievemente orientato verso l�alto ma senza risultare eccessivamente accentuato, le proporzioni del viso erano simmetriche e regolari, i lineamenti dolci, una lievissima spruzzata di lentiggini sulle guance le davano l�aria della bambina innocente, infine una cascata di capelli biondo castano, lisci, ne ornavano il capo ricadendo fino alle scapole. Cercai il suo sguardo ma il viso ...
... era concentrato su una radiografia toracica proiettata. Non volevo farmi beccare spudoratamente a guardarla, come io annoiato avevo osservato i miei colleghi qualcuno di loro magari stava osservando. Ricomposi il mio viso dall�espressione stupita a quella annoiata e mi voltai cercando di ascoltare la relazione dei capi. Ma i miei pensieri erano ormai su di lei, mi facevo domande del tipo �Chi era?� �Perché non l�avevo mai vista?� O altre ancora più essenziali del tipo �Chissà se portava il tanga?� �Si rasava completamente o lasciava un po� di pelo?� Fingendo di stiracchiarmi il collo voltai di nuovo la testa nella sua direzione ma� niente, una cazzo di statua, sempre ferma, stessa espressione. No! notai qualcosa, un lieve movimento, quasi impercettibile, le sue cosce, vedevo le sue cosce muoversi, si aprivano e si chiudevano, chiaramente non in maniera volgare o esagerata, non si chiudevano mai del tutto né si aprivano eccessivamente, sarà stato un movimento dell�ampiezza di 1 centimetro al massimo. Il gesto era quasi ipnotico e nella mia esperienza sapevo bene di cosa spesso era sintomo. Avrei dato volentieri un dito per sapere cosa stava passando nella testa di quella bella fisioterapista e avrei scommesso un ulteriore dito che non centrava né con la pneumologia né con la fisioterapia. Quasi leggendomi nella testa cambiò posizione chiudendo del tutto le gambe. Distolsi lo sguardo deluso, magari mi ero sbagliato, magari era solo un tic nervoso. Tornai a concentrarmi sulla ...