1. La fisioterapista


    Data: 02/05/2018, Categorie: Etero Autore: Svizzero85

    ... delle vie urinarie in corso, niente che un po� di antibiotici non avrebbe trattato. Tornai con le buone notizie dalla bella Bella, la feci accomodare su una poltrona nella sala d�aspetto deserta e le spiegai la situazione tranquillizzandola, non era niente di neurodegenerativo, non era un ictus. Lei piano piano sotto le mie parole si calmò, feci qualche battuta facendo sbocciare un meraviglioso sorriso sulle sue labbra. Mi parlò di lei, di come il paziente le ricordasse una persona a lei cara che aveva perso, di come la relazione col paziente si era fatta via via più forte.La ascoltavo parlare e capivo a stendo quello che diceva ammaliato dalla sua bellezza, mentre la voce cinica e sempre più forte della mia libido mi sussurrava: �Come fa una ragazza con un fisico così sportivo avere due belle tette come quelle?� oppure �sisi, ok, sa parlare, chissà se quelle labbra hanno anche altri utilizzi.�La �ascoltai� a lungo, non sapevo nemmeno come ci ritrovammo vicini, molto vicini, sentivo il suo fiato profumato di menta sul mio viso (e maledissi di non aver accettato la cicca che il mio collega mi aveva offerto 2 ore prima così da non poter contare su un alito altrettanto fresco). Vidi un infermiera anziana passare dietro di noi lungo il corridoio che ci lanciò un occhiata e fece un sorriso di una che la sapeva lunga. �Ma mi stai ascoltando?� Mi chiese con un filo di voce.Non le risposi, la baciai.Dieci minuti più tardi eravamo sull�uscio della mia stanza nella casa del personale, ...
    ... mi era già capitato di trovarmi magicamente da un luogo a un altro senza sapere il come e il perché, ma spesso era dopo aver ingurgitato quantità industriali di alcool a stomaco vuoto (ovvero ogni sabato). Ci stavamo ancora baciando, limonavamo come due ragazzini, le nostre bocche unite e le nostre lingue che si intrecciavano. Ogni tanto interrompevo il contatto per baciarle il collo. Le piegavo la testa di lato e passavo lievemente le mie labbra sulla pelle come una carezza, ogni tanto lasciando scorrere la mia lingua calda strappandole dei gemiti eccitati, alternavo piccoli morsi con fugaci baci o succhiotti. Le mie mani erano sul suo corpo perfetto, giovane, sodo, atletico. La accarezzavo, la toccavo e infine la inchiodai alla mia porta, con le braccia sollevate e bloccate dalle mie mani. Era completamente esposta in quella posizione, la guardai dall�alto e lei mi sorrise vogliosa, ripresi a baciarla con foga e passione liberandola e cingendole la vita mentre le sue mani tornarono ad esplorare il mio corpo. Il nostri bacini si unirono facendole sentire la solidità della mia erezione. Sentivo le sue dolci manine toccarmi il petto e l�addome e poi, con audacia sorprendente, strizzarmi il sedere muscoloso. Una porta che si apriva più in giù nel corridoio ruppe l�incantesimo della lussuria che ci stava avvolgendo facendoci ricordare che dopotutto eravamo in un luogo pubblico. Estrassi le chiavi della stanza e l�aprii. Le case del personale non brillavano certo per originalità, ...
«1...345...9»