A caccia! (4)
Data: 03/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... si sente dal monitor. Non avevo capito che c’era anche l’audio. Fantastico!
Lo stallone inizia a fare un ditalino potente alla troia, seguendo lo stesso ritmo della pompa che quella gli sta facendo a sua volta. Pedro si porta la mano libera poco sopra la rosellina e si strofina velocemente il perineo.
“Sì, toccati, brutta vacca!”, lo insulta Filippo, e Pedro intensifica il movimento e il pompino.
“Pensa un po’ a me!”, mi dice Paolo, d’un tratto, vedendomi distratto dalle immagini provenienti dall’altra camera. Allora mi giro e gli getto le braccia al collo, sorridendogli.
“Che c’è? Ti senti trascurato?”, ribatto, provocandolo.
“Sì, tanto!”, risponde lui, mentre le sue mani scendono alle mie natiche, le stringono forte e le massaggiano. Me la apre e poi me le struscia una contro l’altra. Un suo dito si allunga fino alla mia rosellina e la titilla insistentemente. Le sue labbra sfiorano le mie e la sua lingua le penetra e si fa largo tra le mie fauci. Mi avvolge la bocca con la sua e mi limona con voluttà.
“Mi fai morire! Quanto ti voglio!”, mi dice ansimando. “Vieni qua!”, e si sdraia sul pavimento, invitandomi a sedermi sulla sua faccia. Scendo lentamente, lasciando che si goda la vista delle mie chiappe tonde e burrose e mi fermo a pochi centimetri dal suo naso. “Wow! Che meraviglia!”, si complimenta, e subito sento la punta della sua lingua percuotermi il buco del culo. Davanti a me, Knut sta grufolando nel solco di Seby, che, seduto su una poltroncina ...
... a cosce larghe, ha il volto paonazzo per il godimento che il tedesco gli sta regalando. Più oltre, Enzo è già inginocchiato ai piedi di Enrico, impegnato a praticargli un pompino da maestro.
Sul letto, Tony limona con Pino: gli lecca tutto il corpo, scendendo lungo il suo fianco sinistro. Quando raggiunge l’inguine, gli afferra le gambe e gliele apre. Infila la testa tra le chiappe e comincia a ravanare. Il capo del biondino sbatte da un lato e dall’altro, spinto dalla crescente eccitazione che la lingua dello stallone gli provoca.
Non è da meno la lingua di Paolo, che mi lavora la rosellina di gran lena. Per ricambiare, mi inginocchio e mi chino sul suo ventre, e inizio a dedicarmi anima e corpo al suo cazzo. Lo tiro su con due dita e avvicino la bocca al glande. Una goccia di precum ne imperla la cima: protendo le labbra e la succhio via. La assaporo tra le mie papille gustative e la ingoio. Poi, scendo di nuovo sull’asta: la cappella attraversa il mio cavo orale e lo riempie completamente. Ha un buon sapore: me lo gusto, mugolando come una vera vacca. Quindi, mi faccio scivolare la nerchia dentro, piano, finché non raggiungo il suo inguine.
“Oh, cazzo!”, esclama Paolo. Allora, contraggo gli addominali, trattengo il respiro e apro leggermente la bocca. Comincio a salire e scendere di pochi millimetri, stringendo il glande nella glottide. Via via, aumento la velocità, e sento il mio stallone vibrare.
“Oh… porc…! Ma che mi fai?”, mi chiede, stupito. Ho deciso di ...