Amico contadino due
Data: 04/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: TATO
Eccomi, ora posso riprendere il mio racconto, passati alcuni anni con lo zio, e vari amici amanti, e dopo aver visto partorire mia moglie trè meravigliosi figli, non miei chiaramente, anche se ho assistito alle ripetute monte, anche se ho seguito il percorso dei nove mesi, e assistito al parto, anzi mi ricordo con piacere i momenti in qui si complimentavano con mè per il bel nascituro, o la ella nascitura. Tanto che chi conosceva bene, complimentandosi mi diceva, ma sarà frocio come tè? e poi aggiungevano, ma no tanto non è tuo, e al battesimo, era sempre il padre di turno a battesimarlo, in modo che tutti conoscessero il vero padre, anzi a dire il vero, al battesimo del mio ultimo figlio, mio si fa per dire, io mi sono presentata en femme, ormai ero donna da tempo, mi ricordo che accompagnavo mia moglie, ed ero in tubino nero, corto, calze otto denari e un paio di sandali tacco 10, ormai il seno era già una seconda abbondante,, e si intravedeva un bel reggiseno nero di pizzo, e sotto slip uguali, parrucca e ben truccata, tanto che si complimentarono tutti con mè, suoceri e genitori compresi, il terzo padre del terzo figlio, mi bisbigliò all'orecchio, puttanella ti voglio fatti trovare pronta questa sera, abbassai gli occhi e dissi di si, e mia moglie aggiunse, vedrai che cazzo che ha urlerai di piacere. comunque, dopo queste scaramucce, mi concentrai di più sui giochi che mi venivano proposti, tanto che un giorno il caro amico chirurgo mi telefonò e mi disse di preparami ...
... per una vacanza di alcuni giorni, che sarebbe venuto a prendermi con lo zio l'indomani, di portare poca roba, solo intimo e scarpe, un solo vestitino, attesi con impazienza l'indomani. Si resentò alle due, salimmo in auto e si diresse fuori Milano, e procedette per strade sempre più secondarie, fino a passare in veri e propri sentieri, per poi giungere a una cancellata, che aprì, e richiuse alle spalle della nostra auto, e procedette per una ventina di minuti tra campi e boschi, fino a giungere in una vecchia e enorme fattoria, composta da una casa padronale e tante stalle, da qui si sentiva uscire nitriti, e muggiti, vicino alla casa parcheggiate si trovavano una ventina di auto, e tutte lussuose. Appena scesa, ci raggiunse il fattore, e strinse la mano al mio amico chirurgo e poi si intrattenne a chiacchierare con lo zio, poi si avvicinò a mè, e disse: è questa la manza? e mi fece girare, poi infilò la sua manona sotto la gonna e strinse e palpò, sentii male, e sobbalzai, mmm disse, la mammella non è proprio eccezionale ma vedremo, poi mi girò e infilò a crudo due dita nel culo, e spinse su, mmm si buona ok la portiamo con le altre vacche, e seguii sbigottita il trio. Entrati in casa, un casolare anni 20, ma molto bello e molto caldo, con una sala enorme, notai molte altre persone, uomini e donne, solo che i maschi erano vestiti, le donne no, indossavano reggicalze calze e tacchi chi 10 chi 12 e basta, fui presentata, ero rossa in viso e non capivo cosa stesse succedendo, poi ...