1. Tutti, prima o poi ritornano


    Data: 04/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io sono seduta nella gelateria del mio paese fra un piccolo ammasso di case nella campagna umbra, dove l�apogeo della sventatezza e del diletto &egrave la celebrazione del santo sacrificio all�altare nei giorni festivi. Io mi sento annoiata e disgustata nel momento in cui pigramente gusto il mio gelato alla panna, visto che m�imprime un indizio latteo ai margini della bocca. Io lo succhio con piacevole e squisita allusività, mentre le anziane mi guardano indignate e scandalizzate dal mio modo troppo aperto e spontaneo di comportarmi, già pregustando il momento in cui lo diranno a mia madre.La calura dell�estate sembra più densa e umida in questo paesino dove sono capitato a causa d�una deviazione per dei lavori in corso dalla superstrada, dal momento che mi ha portato fuori dal mio itinerario. Certo, l�Umbria &egrave anche suggestiva, però certi posti sembrano sul serio abbandonati e dimenticati da Dio. Questa piazza assolata poi, solamente un paio di donne che si trascinano il peso degli anni, forse perché sembrano uscite da una messa riparatrice. Nel frattempo posteggio l�automobile in un piccolo ritaglio d�ombra e mi dirigo verso quella che sembra essere una gelateria con la consueta insegna al neon. Tra la penombra di quegli ombrelli da giardino guardo attentamente una giovane da lontano, in quanto mi sembra graziosa, visto che lecca con evidente piacere il cono d�un gelato. Mentre m�avvicino la guardo prima distrattamente, poi il mio sguardo non può evitare le sue ...
    ... labbra, dove il segno bianco della panna le decora con allusiva e maliziosa grazia.Il gelato sta lentamente finendo quando vedo arrivare verso la gelateria con passo incerto e pigro un uomo che non ho mai visto prima. Ciò che mi colpisce sono i suoi capelli neri come l�ebano che a stento rimangono ordinati nonostante una buona quantità di gel li sovrasti, dato che sembrano così morbidi da toccare. Evidentemente non &egrave del posto, perché si capisce dal fatto che ha parcheggiato nell�unico posto all�ombra senza notare il cartello di divieto di sosta collocato poco più avanti. Ciò che mi colpisce di più &egrave indubbiamente la camicia bianca leggermente aderente per il caldo, sbottonata, dove s�intravede qualche ricciolo di pelo nero e bianco. Sento che lui m�osserva dalla distanza, mentre a ogni suo passo i suoi occhi nascosti dagli occhiali da sole mi scrutano lentamente soffermandosi sulle labbra sporche di gelato, che io faccio sparire con un rapido gesto della lingua.La ragazza avrà suppergiù venticinque anni, per il fatto che lascia guizzare la lingua su quel gelato come un piccolo rettile di femmina. Io la guardo da dietro gli occhiali scuri mentre lei mi fa una radiografia rapidissima, scendendo dalla testa ai piedi e risalendo con fulminea abilità d�esperta mangiatrice d�uomini. Mentre questi pensieri scorrono fuori e dentro di me, srotolandosi come una pellicola d�un cinema di paese, in qualche angolo remoto della mia mente scatta un meccanismo da predatore che non ...
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