Tutti, prima o poi ritornano
Data: 04/05/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... probabilmente il suo modo di fare sfrontato che in fin dei conti assomigliano molto al mio, oppure il semplice brivido che ho provato quando lui ha posato i suoi occhi su di me, nel tempo in cui le pulsazioni avanzavano nel punto più alto del diaframma.�Io mi chiamo Franca e vivo in questo paese in sostanza da sempre� - rispondo lentamente, fintanto che studio meglio il mio interlocutore, sondando le sue labbra e i suoi denti candidi.�I miei genitori si sono conosciuti circa trent�anni fa, mio padre era di Reggio Emilia e passava le vacanze qui dai nonni durante l�estate, giocando sempre con la figlia dei vicini di casa, fintanto che pian piano i due si sono innamorati e mio padre alla soglia dei venticinque anni si è sposato con lei. Dopo quattro anni di felice unione sono nata io� - servendomi dal suo bicchiere di tè come se niente fosse.�La mia storia forse è uguale a milioni di ragazze in Italia, solamente che forse loro non s�annoiano né si spazientiscono così come me� - sospiro.L�uomo si toglie lentamente gli occhiali da sole, i suoi occhi incrociano i miei, sono neri e dolci, ma allo stesso tempo consistenti e coriacei che possono scioglierti in un attimo. Io mi sento trapassare da quell�occhiata profonda, m�immagino d�essere dappertutto tranne lì in quella piazza, in quella gelateria, consapevole che tutto ormai non aveva più senso, se non quello sguardo su di me, sulla mia pelle e sul mio corpo. Mi sento assalire, magicamente invadere da fremiti ...
... d�insperata passione, faccenda quest�ultima per l�appunto mai successa, mentre pomiciavo di nascosto con i ragazzini dietro un albero per paura d�essere vista dalle signore anziane. Adesso non m�interessa più di nessuno, perché mi sento libera, però allo stesso tempo attaccabile e vulnerabile, giacché mi sento persa con lui. Nel depositare con dolcezza la domanda da centomila dollari nello spazio fra di noi, mi tolgo lentamente gli occhiali svelando la cara vecchia, ma sempre temibile arma non tanto segreta dei miei occhi, pupille che danno un senso compiuto alla mia faccia da schiaffi, dato che non mancano d�aprire una breccia nella coscienza della leggiadra �adulatrice e ruffiana� che ho di fronte.Adesso è piuttosto rasserenata, maggiormente arrendevole e morbida, intanto che gli occhi si fanno lievemente umidi. In realtà, la signorina nasconde ottimamente il disordine che le esplode nel cuore, mentre un brivido come la corrente elettrica le parte a razzo dal cervello per divamparle come una cometa. I miei occhi come l�esplorano già pregustano i capezzoli duri come viti autofilettanti, mentre sulla lingua comincio a percepire un sentore di donna, la droga più potente che io abbia mai conosciuto. Mentre questi pensieri mi percorrono in lungo e in largo le circonvoluzioni cerebrali, la ragazza di nome Franca mi racconta in sintesi la storia della sua famiglia, del padre emiliano, sorseggiando il mio tè troppo dolce come se fosse il suo. Io apprezzo questo gesto, ...