Villaggio di houer capitolo 12
Data: 05/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: prossi
... abbastanza da rivelare la mia età e la mia virilità altrettanto ingannatrice.
Inzuppai il pennello nel sapone e mi cosparsi di schiuma il pube e le gambe.
Con pazienza mi rasi di tutta la peluria facendo attenzione che non un solo pelo sfuggisse, soprattutto nei lembi di pelle più nascosti come quella degli inguini e intorno all’ano. Mi aiutai con lo specchio perché il lavoro risultasse a regola d’arte.
Man mano che la pelle del pube riemergeva all’aria non deturpata dai peli, io stesso mi eccitavo per la strepitosa bellezza che da essa si protraeva. Mi miravo allo specchio e godevo di me quando sentii alle mie spalle la voce di Josh dire: “Cavolo, che hai fatto?”
Fui preso di soprassalto poiché ero convinto che fosse già uscito di casa.
“Sono rientrato, ho scordato le sigarette.”
Josh mi guardò esterrefatto, intravidi nel suo volto un languore di approvazione.
“Cavolo, sei ancora più affascinante, conturbante.”
Fui contento della sua reazione positiva che potevo leggere anche senza le sue parole dipinta sul suo volto ed esplicita da come gli ridevano gli occhi. Non era per lui che mi ero depilato, ma per Jonatha o forse solo per me, ma gli dissi: “Volevo farti una sorpresa.”
Egli sembrò letteralmente abbacinato dalla novità, senza parole. Si inginocchio e mi esaminò toccandomi nelle mie intimità incantato. Senza pelo la pelle del pube e dei testicoli aveva ...
... acquistato in sensibilità e il piacere si era decuplicato. Non resistetti ed emanai un sospiro lungo di piacere.
“Cavolo, Mark, sei stupendo. Il tuo corpo è assolutamente perfetto. La depilazione mette in luce tutta la perfezione e la complessità del tuo bacino: il pube, il membro, i testicoli, gli inguini, i glutei e le cosce si armonizzano con una leggerezza che solo il creatore sa dare e che tu manifesti in modo esemplare.”
Mi portò a letto e lì continuò ad esaminarmi estasiato ed innamorato come mai.
“Non vai a lavorare stasera?” gli chiesi con tono provocante.
“Credo andrò più tardi, adesso non posso, mi hai lasciato di stucco, senza parole. Grazie Mark, è stata una bella sorpresa.”
“Allora amami Josh, fammi sentire il tuo amore.”
“Mark, il tuo sedere era già bello di suo, ma adesso mi mette in agitazione. Non riesco a frenarmi.”
Quella notte Josh non andò a lavorare, facemmo l’amore con una passione moltiplicata per dieci cento e mille. Lui non si stancava di guardarmi e di esaminarmi nei particolari, Mi scopò come solo lui sapeva fare, con la furia dell’innamorato, mai soddisfatto, mai sazio.
Gli feci promettere che anche lui si sarebbe depilato e lui assentì impaziente di farlo al più presto.
Poi lui, stanco, si lasciò possedere da me con dolcezza e tenerezza.
Io lo amavo ancora, ma il mio pensiero era a Jonatha. Era così che volevo possedere anche lui.
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