1. Jessica


    Data: 10/09/2017, Categorie: Etero Autore: Drax89, Fonte: RaccontiMilu

    ... rispose Jessica. Io ero allibito, Jessica è la nostra vicina sposata con una figlia?, non riuscivo a credere alla figuraccia che avevo commesso. Così con la scusa dello studio mi congedai e mi chiusi nella mia stanza, rimproverandomi per non averlo capito.Le prime notti avevo il terrore di sentirli mentre facevano l�amore perché le pareti del nostro condominio sembrano fatte di cartapesta ma non li sentì mai, ma io ogni volta che facevo sesso pensavo di farlo con lei, finché per sbaglio durante un amplesso con la mia ragazza la chiamai Jessica ed a quel punto lei non mi volle più vedere. Per alcuni mesi riuscì ad evitare in tutti i modi di incontrare Jessica fra la scusa della preparazione della tesi, ma una volta laureato non avevo altro da fare oltre portare curriculum in giro per città ma la maggior parte del giorno.Una pomeriggio di novembre me la ritrovai accanto in ascensore, io evitavo di guardarla per la vergogna.�Scusami non volevo mentirti.� mi disse quando l�ascensore iniziò a salire, �Ma quando qualcuno sa che sono sposata ed ho una bambina non mi tratta più come una ragazza ma come una vecchia signora.� aggiunse. �Va bene.� le risposi con un mezzo sorriso. �Allora siamo amici?� mi domando lei raggiante. �Ok.� accettai io. �Ma non trattarmi come un�anziana ma come hai fatto quando ci siamo conosciuti.� disse lei. �Promesso!� replicai io. �Sono felice mio marito è sempre a lavoro e torna solo la sera e non conosco nessuno in questa scala e poi sono tutti vecchi mi ...
    ... sono annoiata da morire in questi mesi.� disse felice.Da quel giorno passavamo un paio d�ore insieme ogni giorno, o lei passava a casa mia o io a casa sua, parlavamo, guardavamo dei film, giocavamo insieme all�xbox. Lei mi chiedeva sempre perché non ero fidanzato ed io cercavo di svicolare dal discorso ma lei puntualmente almeno una volta a settimana me lo chiedeva.A dicembre ancora non avevo trovato uno straccio di lavoro e mi sentivo sempre più depresso, tornando a casa dall�ennesimo colloquio andato male, mi preparai a passare la solita serata sotto il piumone a guardare un film horror appena scaricato, ma appena tornato a casa mia madre mi chiamò in soggiorno perché doveva dirmi una cosa.�Nino so che sei un po� giù per il lavoro. Ma devo chiederti un favore, stamani Pietro è dovuto partire per un viaggio d�affari e torna domani sera.� iniziò a dirmi mia madre. �E che vuoi da me?� le chiesi infastidito, detestavo sentirlo nominare, mi montava una rabbia a pensarlo mentre scopava la mia Jessica. �Devi passare la notte a casa loro, perché la piccola Angela non si sente bene e Jessica a paura a passare la notte da sola.� rispose mia madre. �Ok. Ma non è possibile che ogni volta che si deve fare un favore, tocca a me farlo.� risposi mentendo per non mostrare a mia madre l�eccitazione che provavo. �Si si. Non fare lo scorbutico so che sei contento. Jessica ormai è diventata una tua cara amica e ti sei affezionato anche ad Angela. E poi che vuoi tu hai voluto fare l�infermiere e ...
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