al privé, serata bbw e ssbbw (prima parte)
Data: 07/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: BrainAndPassion
... che mettevo malamente a fuoco con gli occhi apparentemente abituati ad una luce ben più intensa.
Ebbi un senso di vertigine quando mi resi conto che stavo stringendo una cartellina, dalla quale spuntavano...
alcuni fogli sgualciti. Le mani iniziarono a tremare ed il respiro prese a farsi sempre più veloce.
Chiusi gli occhi e, per quanto la situazione sembrasse folle, provai a calmarmi.
Il primo foglio estratto dalla cartellina era un ritratto a carboncino di una donna. Il fine tratto del disegno ritraeva un volto sorridente ed armonico, su un corpo dalle forme a dir poco generose. Sotto al disegno una breve nota, scritta con una calligrafia che sembrava uscita da un manoscritto dell’ottocento: “Lei è la persona della quale ti prenderai cura. Per una volta prova a dare il meglio di te stesso e, soprattutto, credici fino al midollo della tua essenza”.
Stavo ancora fissando incredulo quel foglio quando d’un tratto la cartellina ed il ritratto divennero cenere, lasciando integro fra le mie mani un secondo foglio di carta patinata. La grafica era ricercata: alcune foto di donne molto in carne in pose decisamente esplicite, ed in alto una grande scritta gialla “Grande serata BBW e SSBBW, party no limits”.
Controllai l’indirizzo e non mi meravigliai che corrispondesse al posto dove mi trovavo.
Un taxi si fermò davanti ad un’anonima struttura posta all’altro lato del piazzale. Una grande figura scese con qualche difficoltà, restò come indecisa davanti alla porta, ...
... per poi suonare e sparire dentro.
A volte si ha l’impressione che a condurti siano le situazioni, e quando capita resistere è inutile. L’unica scelta sensata è abbandonarsi al torrente degli eventi e lasciarsi trasportare.
Nonostante la stretta di paura che avvertivo fin nella bocca dello stomaco attraversai lo spiazzo per dirigermi verso quella porta, apparentemente uguale a tutte le altre. Vidi un campanello alla destra, Feci un respiro profondo e lo pigiai. Un gatto comparve dal nulla, attraversò con aria assorta il cono di luce del lampione, e tornò ad essere parte dell'oscurità.
Dopo un'attesa di pochi secondi si aprì una finestrella sulla porta. Indeciso su da farsi allungai il foglio patinato. Lo spioncino parve risucchiare l’invito e subito dopo, con un click, la porta si aprì davanti a me.
Mi ritrovai in un ambiente caldo, ovattato, con luci soffuse e sicuramente di grande eleganza. Un contrasto stridente con l'esterno duro e scarno del porto commerciale.
Un ragazzo mulatto mi diede il benvenuto e mi accompagnò in una sorta di spogliatoio dotato di armadietti con serratura a combinazione.
Mi suggerì di mettermi comodo e si congedò con un sorriso.
Poco lontano da me altri avventori stavano finendo di sistemare i loro vestiti negli armadietti, alcuni restando in intimo, altri in sottoveste. Le donne erano incredibilmente floride, e portavano la loro abbondanza con una semplicità ed una naturalezza assolutamente armonica, tanto da far sparire in me ...