al privé, serata bbw e ssbbw (prima parte)
Data: 07/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: BrainAndPassion
... ogni preconcetto e ribaltando in un attimo i miei canoni su quel tipo di estetica.
Cos’è il bello, se non un corpo portato con fiera eleganza.
Rimasi in slip e, dopo aver messo gli indumenti nell’armadietto, mi avvicinai ad un grande specchio che mi restituiva un’immagine di me. Mi sorpresi della presenza di due nei che non ricordavo di avere. Non impegnai molto a capire che erano i muti testimoni dei fori delle pallottole che mi avevano fatto guadagnare un biglietto di andata e ritorno per l’altro mondo.
Feci un respiro profondo e mi incamminai verso la sala principale del privé.
Il salone principale era animato da una ventina di persone: sulla destra c'era il bancone del bar, in centro una pedana con un palo da lap dance, molti divanetti, e sulla sinistra un corridoio di cui non riuscivo a intuirne la lunghezza. Esitai un attimo prima di entrare quando mi sentii toccare un braccio.
“Ciao, io sono Agrado e faccio gli onori di casa. Benvenuto, bellissimo amichetto”.
Agrado era un’armonia vivente: due tette enormi e sode su un corpo statuario di rara femminilità. Mi cinse il fianco per condurmi in giro per il locale, commendando ad alta voce l’assortimento umano presente. Mi accompagnò infine al bancone del bar, offrendomi il primo drink della serata. Chiesi un margarita... avevo decisamente bisogno di una botta alcolica non annacquata dal ghiaccio. Dopo alcuni convenevoli Agrado prese congedo da me, dirigendosi verso nuovi ospiti.
Mi guardai intorno ...
... ancora incredulo sul perché, chi o cosa mi avesse condotto in quella folle situazione.
L’ambiente era rilassato: diverse coppie chiacchieravano, mentre sciami di singoli si spostavano aggregandosi e formando gruppetti. Era per me inusuale vedere la naturalezza con la quale, fra un discorso ed un altro, le mani di tutti scivolassero, come dotate di volontà propria, sull’altrui pelle, sfiorando o palpando le parti più intime.
Stavo deglutendo il drink quando una vista mi fece andare per traverso l’ultimo abbondante sorso di liquore, portandomi sull’orlo di un annegamento alcolico.
In un gruppetto non lontano da me riconobbi in una bellissima donna il volto del ritratto. Era indubbiamente una SSBBW, con addosso una sola sottoveste di raso rosso.
Guardandola mi accorsi di provare sensazioni non mie, come se ricacciandomi sulla terra mi avessero beffardamente dotato di un senso in più, quello di captare le emozioni altrui.
E quello che stavo provando non era affatto piacevole: un misto di rabbia antica, paura, e... disgusto. In particolare verso un uomo che nonostante un aspetto curato non sembrava brillare per altrettanta intelligenza.
Ripreso dalla tosse mi avviai veloce verso il gruppetto e, presa la ragazza per un braccio, raccolsi tutta la forza che avevo per pronunciare uno stentoreo “Lei sta con me”.
Dieci occhi si girarono a fissarmi, incuriositi per un’entrée decisamente fuori contesto.
“Lei sta con me e non gradisce altra compagnia”, aggiunsi con voce ...